Ucraina, drone russo colpisce minibus a Sumy e uccide 9 civili: “Cinico crimine di guerra”

Secondo quanto dichiarato dalle autorità ucraine, sembrerebbe che l'attacco si sia verificato alle 6:17 del mattino, ovvero le 5:17 in Italia. Il veicolo colpito stava tentando di lasciare la città di Bilopillia alla volta di Sumy

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Il tentativo di negoziato tra le delegazioni russa e ucraina è fallito. A poche ore dalla conclusione dei colloqui a Istanbul, in Turchia, Mosca è tornata a bombardare l’Ucraina, provocando un nuovo sciame di terrore e soprattutto rabbia. A creare ancora più sconcerto, la consapevolezza che a perdere la vita in questo attacco sono stati dei civili innocenti, colpevoli solo di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Un drone russo ha infatti colpito un autobus nei pressi della località di Bilopillia, provocando 9 morti tra i civili e il ferimento di altre quattro persone. Lo ha confermato l’amministrazione militare della regione di confine di Sumy su Telegram, pubblicando anche le foto del veicolo colpito.

Da quanto si evince, si tratterebbe di un minibus che nell’attacco è stato quasi totalmente distrutto. Un’offensiva brutale, che ha lasciato nello shock il Paese, ormai consapevole che la fine delle ostilità potrebbe non essere affatto vicina. L’assenza di Vladimir Putin da Istanbul, dove aveva lui stesso chiesto di far riprendere i colloqui per la tregua, avrebbe confermato l’assenza di volontà da parte della Russia di porre fine al conflitto.

Ucraina, l’attacco al minibus carico di civili

Secondo quanto dichiarato dalle autorità ucraine, sembrerebbe che l’attacco si sia verificato alle 6:17 del mattino, ovvero le 5:17 in Italia. Il veicolo colpito stava tentando di lasciare la città di Bilopillia alla volta di Sumy, come confermato dal capo dell’amministrazione militare regionale, Oleg Grigorov. Nel tragitto, però, è arrivato il drone, che ha provocato la brutale esplosione.

Al momento la Russia non ha commentato quanto accaduto, mentre l’amministrazione ucraina ha voluto sottolineare la scorrettezza di un attacco di questo tipo. “Non si tratta solo di un altro bombardamento, è un cinico crimine di guerra“, ha tuonato un funzionario del Dipartimento di Polizia Nazionale, come riporta Rbc Ucraina. Secondo l’agente, infatti, l’esercito russo avrebbe colpito un obiettivo civile, di fatto violando “tutte le norme del diritto internazionale e dell’umanità“.

Le speranze dei negoziati

L’incontro in Turchia si sarebbe rivelato un fallimento a causa delle intenzioni russe. Secondo quanto riportato da funzionari ucraini, sembra che Mosca abbia avanzato delle proposte che per Kiev non sarebbero accettabili, tra cui la cessione di interi territorio ancora prima di un cessate il fuoco.

Inoltre, una fonte dell’ufficio presidenziale ucraino avrebbe riferito alla testata Kyiv Indipendent della richiesta russa di un ritiro totale dell’Ucraina dalle quattro regioni che al momento sono parzialmente occupate dalle forze russe. Si tratta quindi del Donetsk, del Lugansk, di Zaporizhzhia e del Kherson. Tale proposta è stata quindi definita come “irricevibile” e avrebbe bloccato il processo di proseguimento delle trattative.

Dopo due ore i colloqui tra Russia e Ucraina si sono quindi conclusi. Un incontro a tutti gli effetti fallimentare, che è stato seguito poi da un vertice che ha visto protagonisti Volodymyr Zelensky, Emmanuel Macron, Keir Starmer e Friedrich Merz, ovvero i leader dei Paesi partecipanti alla cosiddetta coalizione del Volenterosi. Nel corso dell’incontro a Tirana, a margine della Conferenza Politica Europea, si è svolta anche una telefonata con il presidente Usa, Donald Trump, di cui però non è stato chiarito il contenuto.

Mentre Ue e Ucraina non abbandonano il sogno di poter porre fine al conflitto, negli Stati Uniti il titolare della Casa Bianca riflette su un possibile colloquio telefonico o di persona con Vladimir Putin per avere contezza una volta per tutte delle sue reali intenzioni nei riguardi del conflitto.

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