Nell’ultima intervista rilasciata a Fox News, Donald Trump non è riuscito a nascondere efficacemente la sua soddisfazione per la posizione sempre più centrale che gli Usa hanno assunto dal momento dell’inizio del suo mandato. Dal 20 gennaio scorso sono innumerevoli i fattori di cambiamento che hanno investito gli Usa e di conseguenza gran parte del mondo Occidentale. Tra dazi, promesse di pacificazioni in Medio Oriente e Ucraina e piani di riconquista di territori, il titolare della Casa Bianca è ormai sempre più affermato come un leader eclettico e imprevedibile.
Una consapevolezza che permette a Trump di crogiolarsi nei suoi “successi“, nonostante le difficoltà che al momento sembrano interessare gli Usa, con il rialzo dell’inflazione e del caro vita. Secondo il miliardario, però, non vi sarebbe da preoccuparsi perché quello attuale sarebbe solamente un periodo di transizione, necessario però a riportare il benessere negli Usa.
Leggi Anche
Trump: “Ora gli Stati Uniti sono finalmente rispettati”
Proprio in questo senso, quindi, il Tycoon ha annunciato che le tariffe lanciate in queste prime settimane di mandato sarebbe solo l’inizio. “Aumenteranno in futuro“, ha infatti dichiarato il Tycoon per poi aggiungere che ogni mossa è finalizzata a fare in modo che “gli altri Paesi non si approfittino più del popolo americano“. Trump ha infatti sostenuto con un certo orgoglio che ora gli Usa sono finalmente “rispettati” dalle altre potenze mondiale e anche per questo numerosi leader mondiali vogliono “venire a trovarci“.
Per quanto riguarda l’Ucraina, invece, il Tycoon ha risposto ad alcune domande riguardanti principalmente lo scontro andato in onda in diretta tra lui e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. “Non penso che sia grato agli Stati Uniti“, ha ribadito, chiarendo poi che la decisione di sospendere fino all’accordo per il cessate il fuoco tutti gli aiuti diretti e indiretti all’Ucraina sia stato come “togliere le caramelle a un bambino“. Una frase durissima, seguita da un ulteriore affondo di Trump: “Lui è un ragazzo duro, lui ha preso tanti soldi da noi“.
In un’intervista precedente, rilasciata a Nbc, il presidente Usa aveva invece sostenuto che l’accordo sulle terre rare, che ora Zelensky sembrerebbe pronto a firmare, non sarà abbastanza per riattivare gli aiuti. Ciò che desidera Trump è vedere un cambio di atteggiamento da parte di Zelensky e passi avanti in relazione alle elezioni e, forse, anche per le dimissioni.
Invece, alla domanda sul perché Ucraina e Israele vengano trattate diversamente dall’amministrazione Trump, pur trovandosi in situazioni piuttosto simili, Trump ha risposto volendo mettere in luce la differenza principale tra le due realtà. “Sono due Paesi diversi, hanno un livello differente di potere“, ha chiarito il titolare della Casa Bianca, tirando nuovamente in ballo le questioni di potere, già rivendicate di fronte a Zelensky.
Trump: “Armi nucleari più pericolose del cambiamento climatico”
Parte dell’intervista di Trump si è poi concentrata sui pericoli riguardanti l’utilizzo delle armi nucleari. “Nessuno parla mai degli armamenti nucleari, parlano del clima ma non di quanto siano pericolose le armi nucleari“, ha sostenuto il Tycoon, chiarendo che le seconde siano ben più pericolose perché se utilizzate rappresenterebbero “la fine del mondo“.
Sulle trattative con l’Iran riguardanti proprio questo tipo di armamenti, Trump ha confermato di aver scritto al governo di Teheran proponendo un accordo, per poi aggiungere: “Preferisco negoziare con l’Iran sul nucleare piuttosto che passare all’azione militare“.
© Riproduzione riservata