Amici comuni tra il Presidente russo Vladimir Putin e il neo eletto americano Donald Trump, hanno riferito al tycoon i complimenti da parte dell’ex agente Kgb. Il leader russo dunque ha tenuto a congratularsi con Trump in privato per aver trionfato alle elezioni americane. A riferirlo è la testata russa Verstka, che afferma che ci sia stato un confronto tra i due, ma non pubblico. Il presidente russo ha deciso di congratularsi con il partner in crime americano di persona, a differenza di tutti gli altri leader mondiali, che invece hanno scelto di farlo pubblicamente.
Anche il Ministro degli Esteri russo si è complimentato con il tycoon, ed auspica ora in una “maggiore collaborazione”. Sergej Lavrov spera in un aiuto reciproco tra Russia e Usa, per quanto riguarda l’organizzazione amministrativa. Lavrov è convinto che i due colossi mondiali possono lavorare insieme “per gli interessi nazionali”. Se da un lato la Russia vedeva in Biden un acerrimo nemico, ora la visione è totalmente differente.
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Rielezione di Trump: il Cremlino auspica ad una nuova alleanza
Putin non è il solo ad essersi congratulato con Trump in privato, come lui, anche altri suoi collaboratori come Dmytro Medvedev, Presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.
Inoltre i media locali fanno sapere che dopo questa rielezione si spera in una maggiore collaborazione tra Cremlino e Stati Uniti. I russi sperano in una maggiore unione con il continente americano. Soprattutto si augurano che cessino di inviare aiuti all’Ucraina. Gli interessi di Putin sono soprattutto rivolti alla guerra che ormai coinvolge il Paese russo e quello ucraino da 2 anni e mezzo.
Come cambia l’assetto geopolitico ora
Questa rielezione potrebbe sconvolgere nuovamente gli equilibri, soprattutto per quanto riguarda la questione russo-ucraina. Se da una parte Biden ha mostrato sin da subito sostegno a Zelensky, ora qualcosa cambierà. Infatti ormai sono ben noti gli ottimi rapporti tra Trump e Putin e ciò non potrà non avere un impatto sulle alleanze.
Anche per questo i democratici tremano: fino ad ora la Russia è stata frenata dalla grande potenza Usa ma ora è quasi improbabile che il neo eletto presidente degli Stati Uniti continui con lo stesso modus operandi del collega.
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