Mentre a Gaza continua ad essere esploso qualche colpo mortale da parte di Israele, dagli Stati Uniti Donald Trump continua a riflettere su una possibile soluzione del conflitto. Insediato da poco meno di una settimana, il neo presidente Usa non ha intenzione di perdere ulteriore tempo ed è intenzionato a porre fine al conflitto tra Israele e Hamas il prima possibile. La tregua a Gaza è ancora fragilissima ed è appena entrata nella seconda settimana di vita, ma ora è necessario trovare una soluzione che possa realmente garantire la pace tra le due popolazioni.
Al momento, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e i vertici dell’organizzazione terroristica palestinese non sembrano vicini ad un accordo. Così, mentre Trump riflette su come mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina, deve riuscire ad individuare una soluzione anche per il conflitto in Medio Oriente. Per ora, Trump ha proposto una possibilità che potrebbe essere attuata e che potrebbe essere considerata sia una soluzione temporanea che a lungo termine.
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Si tratta dell’ipotesi di trasferire i cittadini Palestinesi in Egitto e in Cisgiordania, nel tentativo di “ripulire tutto” e permettere a questo popolo di vivere finalmente in pace. “Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone“, ha ricordato il Tycoon, chiarendo poi di aver già sentito il re di Giordania, Abdullah II, e che nei prossimi giorni ha intenzione di avere colloqui telefonici con il il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. L’obiettivo di entrambe le interlocuzioni è proprio quello di chiarire se sia fattibile mettere in atto il piano pensato e presentato in questi giorni.
La gioia di Smotrich per il piano di Trump
Per il momento, il premier israeliano non si è espresso sul piano di Trump, ma grande attenzione è stata ad esso rivolta dal ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, tra i più grandi oppositori alla tregua con Hamas. “L’idea di aiutarli a trovare altri posti in cui iniziare una vita nuova e migliore è un’idea eccellente“, ha sottolineato il leader del Partito sionista religioso, chiarendo che negli ultimi 76 anni, la decisione di tenere i palestinesi nella Striscia di Gaza è stata necessaria solamente per “preservare l’aspirazione di distruggere lo Stato di Israele“.
Secondo Smotrich, quella di Trump è la prima vera soluzione pratica che è stata proposta in questi 15 mesi di guerra, in quanto permette di eliminare la possibilità della “divisione della terra” e della “creazione di uno Stato palestinese“. Si tratta, quindi, di una possibilità ben fuori dalle regole, che però potrebbe trasformarsi in un vero e proprio successo in Medio Oriente. Resta ovviamente da comprendere quanto questo piano sia attuabile e soprattutto quali siano le posizioni dei leader di Egitto e Cisgiordania, interessati particolarmente dalla questione.
Intanto, il Tycoon ha deciso di revocare il blocco imposto dal suo predecessore, Joe Biden, sulle bombe da 900 chilogrammi da inviare a Israele. Le fonti hanno detto che 1.800 bombe MK-84, che erano conservate negli arsenali Usa, saranno caricate su una nave e consegnate a Israele nei prossimi giorni. Inoltre, il miliardario ha aggiunto, tramite i suoi canali social, che “molte cose che non sono state inviate da Biden sono in arrivo“, scatenando un’ondata di gioia nel Paese di Benjamin Netanyahu.
Trump e la critica all’Oms per il Covid nato in laboratorio
Le giornate di Trump sono movimentato non solo per le decisioni riguardanti i due conflitti in corso, ma anche per i tentativi di migliorare il più velocemente possibile la sua Nazione. Dopo solo alcuni giorni dall’annuncio dell’uscita degli Usa dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), prevista per il gennaio 2026, il neopresidente ha chiarito che potrebbe decidere di revocare la sua decisione, nel caso in cui l’Oms decidesse di scendere a patti con gli Usa.
Secondo il Tycoon, infatti, al momento le condizioni di partecipazione all’Oms non sono favorevoli per gli Stati Uniti, che versano il 18% del suo finanziamento complessivo. Si tratta di una cifra non da poco, se si considera che in totale l’Oms ha avuto un bilancio biennale di 6,8 miliardi di dollari. Ciò che infastidisce maggiormente il Tycoon, però, è la consapevolezza che la Cina paga molto meno rispetto alla sua Nazione, pur avendo una popolazione ben più numerosa.
Trump continua poi a sostenere le mancanze dell’Organizzazione nel periodo della pandemia da Covid 19. Nella notte, dunque, il Tycoon ha deciso di rilasciare un report della CIA in cui sostanzialmente si certifica che il virus che ha dato vita al Covid-19 non ha avuto origine naturale, ma sarebbe stato creato in laboratorio. La stessa agenzia di spionaggio, comunque, ha “scarsa fiducia” nella sue conclusioni, ma sostiene comunque che le prove finora raccolte rendano più probabile un’origine in laboratorio rispetto ad una naturale.
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