Ad appena tre giorni dall’attentato che avrebbe potuto togliergli la vita, Donald Trump sta cavalcando l’onda del suo successo, girando per gli Stati Uniti fomentando consensi e ricordando come sia sopravvissuto forse per un volere divino. Il tycoon americano deve sconfiggere Joe Biden e ormai la guerra è più aspra che mai. Trump sembra avere, ad oggi, qualche asso nella manica in più di Joe Biden, che continua ad arrancare e in qualche modo cerca ancora di sfruttare a suo vantaggio le ripercussioni dell’attentato.
Il presidente americano, ieri, ha proposto di togliere dal mercato i fucili AR-15, ovvero il modello utilizzato per sparare a Trump. “Aiutatemi a tenere fuori dalle strade queste armi” avrebbe detto Biden, alla ricerca di consensi e approvazioni. Mentre quindi il leader democratico si sforza e impegna per guadagnare nuovamente la fiducia del partito e della popolazione, Trump sembra averlo ottenuto senza fatica, ma solo grazie alla fortuna che lo ha fatto sopravvivere.
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L’ex presidente Usa, nella seconda giornata della convention repubblicana a Milwaukee, ha deciso di presentarsi nuovamente tra la folla, forse non ancora soddisfatto dei consensi ottenuti il giorno prima. La sala è esplosa in un applauso assordante e sul palco gli ospiti sembrerebbero essersi impegnati più del solito a mostrare il loro sostegno all’imprenditore sceso in politica. Il miliardario, dunque, si gode il momento, soddisfatto che un attentato abbia fatto dimenticare tutte le sue mancanze. Nessuna parola sui processi in corso o su quelli conclusi e soprattutto nessuna contestazione al contenuto politico della sua campagna. Un sogno, che non è chiaro quanto durerà.
Trump, il sostegno del partito nella convention di Milwaukee
Donald Trump è apparso alla convention americana con l’orecchio ancora coperto da una benda. Una medicazione che ormai tra i repubblicani è divenuta una sorta di simbolo della rinascita del tycoon, che sta ancora cercando di capire come sfruttare sempre più a lungo le conseguenze del suo attentato. L’imprenditore era seduto nella sezione Vip, a fianco del suo candidato vicepresidente JD Vance, e da lì si è goduto l’intero spettacolo. Sul palco si sono alternati nomi della politica, appartenenti al partito repubblicano, così come persone comuni che hanno voluto raccontare le perdite provocate dalla presidenza Biden.
Si trattava di cittadini che avevano perso un parente per mano di un immigrato oppure a causa di un’overdose da Fentanyl. Due argomentazioni imputate alla cattiva amministrazione portata avanti dal presidente democratico e su cui Trump ha intenzione di intervenire. Sul palco, poi, sono saliti i colleghi del tycoon, pronti a dare il loro endorsement, ovvero il loro sostegno esplicito, a Donald Trump. Tra questi nella giornata di ieri c’è stata un’insospettabile: Nikki Haley, candidata alle primarie repubblicane e acerrima nemica di Trump fino a qualche mese fa.
L’ex governatrice della Carolina del Sud aveva dato del filo da torcere al miliardario e i due durante la campagna elettorale delle primarie si sono giurati guerra e soprattutto si sono affondati a vicenda. Come solo in politica può accadere, ieri Haley era sul palco della convention democratica, pronta a mostrare tutto il suo sostegno a Trump. Alla fine la vittoria del partito è ciò che conta. “Donald Trump ha il mio forte sostegno, punto e basta!” ha affermato l’ex governatrice, aggiungendo: “Non siamo d’accordo su tutto ma siamo d’accordo su più cose di quelle su cui siamo in disaccordo. Non devi essere d’accordo con Trump al 100% delle volte per votare per lui. Prendete esempio da me“.
I prossimi passi di Donald Trump
Soddisfatto dell’ingente quantità di sostegno ricevuto e soprattutto degli attacchi sferrati al suo rivale, trasmesso sul grande schermo mentre cade e non riesce a rialzarsi in giro per il mondo, Trump ora dovrà capire come sfruttare al meglio questo momento d’oro. Il tycoon ha compreso che ciò che conta è apparire e quindi mostrarsi agli occhi della gente, motivo per cui nei prossimi giorni il tour dell’ex presidente continuerà. Giovedì è prevista la formale nomina a candidato dei repubblicani, a cui seguirà una festa straordinaria che segnerà la chiusura della convention repubblicana.
Poi, esattamente ad una settimana di distanza dall’attentato, Trump è intenzionato a tornare in Pennsylvania, Stato in cui è avvenuta la sparatoria. Quasi una mossa simbolo, per dimostrare che anche contro la violenza delle armi e di coloro che lo vogliono fuori dalla corsa presidenziale, l’imprenditore è riuscito a sopravvivere e non intende lasciarsi intimorire da quanto accaduto.
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