A 13 giorni dalle elezioni americane il candidato repubblicano Donald Trump ha subito un duro colpo. La testata The Atlantic ha infatti pubblicato un ritratto piuttosto negativo dell’ex presidente, riportando un episodio spiacente riguardante una soldatessa americana brutalmente uccisa da un suo commilitone e una serie di frasi che il tycoon avrebbe pronunciato a riguardo. Mentre la corsa alla Casa Bianca prosegue con un testa a testa nei principali Stati chiave, il reportage su Trump potrebbe in qualche modo cambiare radicalmente gli equilibri.
Secondo un sondaggio realizzato dal Washington Post-Schar School, infatti, al momento i due candidati si troverebbero in una situazione di parità. Il repubblicano è in vantaggio in Arizona dove registra il 49% dei voti contro il 46% dell’avversaria e North Carolina (50% contro il 47%), mentre la democratica è in testa in Georgia (51% contro il 47%), Michigan (49% contro il 47%), Pennsylvania (49% contro il 47%) e Wisconsin (50% contro il 47%). In Nevada i due candidati sono in perfetta parità, al 48%.
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Trump: “Il funerale di una messicana non costa 60mila dollari“
Tornando al reportage inquietante di The Atlantic, sembrerebbe che Donald Trump abbia sfruttato la morte orrenda di una soldatessa per scopi di campagna elettorale, costruendo una sorta di messa in scena che però non avrebbe assolutamente corrisposto alla realtà. Vanessa Guille’n, di soli 20 anni e di origine messicana, nell’aprile 2020 è stata uccisa e smembrata da un commilitone a Fort Hood, in Texas. Il suo cadavere, o ciò che ne rimaneva, è stato poi bruciato e sepolto, con l’aiuto della fidanzata dell’assassino. I resti della giovane quindi sono stati scoperti solo due mesi dopo, sepolti poco distante dalla base.
Trump avrebbe incontrato la famiglia della vittima, trascorrendo con loro 25 minuti di fronte alle telecamere, promettendo loro che le spese del funerale di Vanessa sarebbero state coperte dallo Stato americano. Mesi dopo, Trump avrebbe chiesto al suo staff se fosse stato addebitato a loro il conto del funerale. Al momento in cui il tycoon scoprì che le spese si attestavano intorno ai 60mila dollari diede in escandescenza, urlando: “Non costa 60 mila bigliettoni seppellire una fottuta messicana!“.
Inoltre, il presidente diede l’ordine di non procedere con il pagamento e sembrerebbe che qualche tempo dopo si confidò con un amico, sostenendo che i famigliari della vittima avessero provato a “fregarlo“. La legale della famiglia di Guille’n ha confermato a The Atlantic di aver mandato il conto alla Casa Bianca ma di non aver ricevuto soldi da Trump. Per questo motivo una parte dei soldi del funerale è stata coperta dall’esercito americano e un’altra tramite alcune donazioni. Il portavoce di Donald Trump ha respinto le accuse, sostenendo che il tycoon non abbia mai pronunciato le parole “fottuta messicana” e che non diede mai l’ordine di non pagare il funerale.
L’ex presidente Usa è tornato oggi al centro delle accuse di razzismo anche per una sua nuova proposta riguardante l’immigrazione. Trump ha infatti sostenuto di essere pronto a “chiedere la pena di morte per ogni migrante che uccide un cittadino americano o un agente delle forze dell’ordine” e di essere convinto che il Congresso americano approverà questa sua scelta.
Trump: “Vorrei avere i generali che aveva Hitler“
Sempre secondo il reportage di The Atlantic sembrerebbe che il Tycoon avesse diverse problematiche con gli esponenti dell’esercito americano, e al contempo sembrerebbe che questo fosse sempre più attirato dai regimi dittatoriali che hanno avuto successo nella storia mondiale. A dimostrazione di tale fascinazione, vi sarebbe una conversazione che Trump avrebbe avuto con alcune persone all’interno della Casa Bianca.
“Ho bisogno del tipo di generali che Hitler aveva” avrebbe annunciato l’ex presidente Usa, lasciando sconvolti i presenti. Due persone, secondo The Atlantic, avrebbero confermato l’accaduto, sostenendo che il generale John Kelly tentò di salvare la situazione chiedendo: “Intende i generali di Bismarck?“. Trump però fece intendere di non sapere chi fosse Bismarck e avrebbe rilanciato la sua tesi: “Mi riferisco ai generali di Hitler“.
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