Si chiamava Thomas D’Alba, il soldato italiano che aveva prestato servizio nella Folgore e da circa due anni si era arruolato al fronte caldo dell’Ucraina, dove è stato ucciso. A darne la triste notizia è stato il creator digitale e attivista ucraino, Vladislav Maistrouk, che aveva avuto occasione di conoscere D’Alba di recente. Una notizia che è rimbalzata anche sui vari media tra i quali Avvenire che cita l’annuncio sui social.
Un post pubblicato su Facebook, che ricorda il militare di 40 anni originario di Legnano come “un professionista, aveva già servito nell’esercito italiano, nella Folgore. Lasciò le armi per seguire la sua passione e diventare insegnante di musica“.
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Deceduto in battaglia contro la Russia. Un conflitto a cui D’Elba ha dedicato tutto, abbandonando anche la carriera da musicista per unirsi agli ucraini. “Poi è iniziata la guerra in Ucraina, e Thomas non se la sentì di rimanere a guardare“, racconta Maistrouk spiegano come si fossero conosciuti di persona a Kiev. D’Alba, settimo italiano ucciso combattendo in Ucraina, “era una persona gentile e coraggiosa – prosegue il post – un italiano che ha scelto di difendere l’Ucraina e l’Europa. È caduto nella regione di Sumy, difendendo l’Ucraina e l’Europa“, ha raccontato Maistrouk nel suo messaggio di cordoglio.
In base a quanto riportato dal quotidiano Avvenire, il decesso di D’Alba sarebbe avvenuto intorno alla metà di giugno. E come ricordato dall’attivista ucraino, il suo impegno al fronte per difendere l’Ucraina era frutto di una scelta presa con consapevolezza. A dimostrarlo proprio le parole di Maistrouk che ha voluto condividere nel suo ricordo come “Thomas mi disse una frase che vorrei arrivasse a tutti gli italiani, soprattutto a chi è scettico o contrario: ‘Sono stato in molte missioni all’estero e a volte mi sono chiesto se fossi dalla parte giusta. In Ucraina non ho mai avuto questo dubbio‘”.
Gli ultimi sviluppi del conflitto
Una triste e drammatica notizia che ha colpito un connazionale sullo sfondi di un conflitto che è in continuo aggiornamento, soprattutto sul piano di un possibile avvio di negoziati per raggiungere un accordo di cessate il fuoco. Intanto, le unità delle forze ucraine per operazioni speciali hanno danneggiato lo scalo nella regione di Voronezh in Russia, dove è localizzata una base di caccia di Mosca Su-34, Su-35S e Su-30SM.
Mentre, dal ministero della Difesa russo citato da Tass, riferiscono che le forze russe hanno distrutto due
lanciatori e due stazioni radar del sistema missilistico di difesa aerea Patriot di fabbricazione statunitense nelle ultime 24 ore.
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