Scoppia la polemica fra l’opposizione laburista e il governo conservatore per le “spese sfarzose” a spese dei contribuenti
Nel Regno Unito scoppia la polemica: l’opposizione laburista ed il governo conservatore sono ai ferri corti. Secondo il Labour di Keir Starmer infatti, funzionari e politici avrebbero fatto – “a spese dei contribuenti” – delle carte di credito, o di debito, governative messe a loro disposizione per lavoro e attività di rappresentanza.
La polemica
In un rapporto pubblicato oggi dal partito di Starmer e presentato dalla vice-leader Angela Rayner, pasionaria della working class nelle file laburiste, si evocano spese “sfarzose” per soggiorni in hotel di lusso, banchetti, collegamenti a distanza e altro saltati fuori dai rendiconti di diversi dicasteri.
Dal fronte Tory, il governo di Rishi Sunak replica bollando l’operazione come “una trovata politica demagogica” e ipocrita; non senza denunciare il livello di spese con carte di credito governative ben più alto di quelle attuali messo a suo tempo in bilancio dagli ultimi esecutivi britannici a guida Labour: quelli di Tony Blair e soprattutto di Gordon Brown.
Il rapporto di Rayner
Nel rapporto di 24 pagine illustrato da Rayner si citano, fra i tanti esempi, il caso delle quasi 345.000 sterline versate dal Foreign Office per le spese annuali sostenute da diplomatici e impiegati di ambasciate del Regno sparse per il mondo per spese “di ristoranti e bar”; le 8000 di un singolo ricevimento offerto dalla ex premier Liz Truss quando era ministra degli Esteri; le 13 foto artistiche acquisite dal Tesoro presso la Tate Gallery di Londra per circa 3400 sterline; o ancora l’impennata dei pagamenti per imprecisato “materiale di cancelleria” giunti a sfiorare nel ministero della Sanità in un solo singolo mese le 60.000 sterline. “Sunak non è stato in grado di mettere un freno alla cultura dello sfarzo esibita dai ministeri sotto i suoi occhi”, ha accusato la numero due dei laburisti, tuonando contro “lo scandaloso catalogo di sprechi di denaro dei contribuenti attribuiti a tutti i dipartimenti” in aggiunta agli scandali già imputati a ripetizione ai governi Tory recenti.