Il discorso del monarca, che succede a Elisabetta II, rinnova l’impegno verso la propria Nazione e ricorda la madre con commozione
Appena atterrato a Londra dalla Scozia, re Carlo III saluta la folla radunata davanti Buckingham Palace, concedendosi alle strette di mano del suo popolo. Nemmeno il tempo di metabolizzare la dipartita di Elisabetta II, sua madre e sovrana, che subito gli impegni dell’etichetta reale lo travolgono.
Dopo un incontro con la neo premier Liz Truss, Carlo pronuncia il suo primo discorso da re, pronto a entrare nella storia e a riscrivere una nuova pagina dell’Inghilterra. Le prime parole del monarca accennano al suo stato d’animo: un sentimento di profonda tristezza e dolore, dice Carlo, muove il suo animo.
Poi il rinnovo della promessa, di quel discorso ormai famoso con cui Elisabetta II, nel 1947, si presentava per la prima volta nella vita ai suoi sudditi. «Rinnovo la promessa di mia madre di servirvi per tutta la mia vita», mettendo a tacere forse per sempre le voci su un ipotetico abbandono dello scettro a favore di William.
«Oggi prometto di servire la Costituzione della nostra nazione finche sarò in vita nel Regno Unito e dovunque voi viviate. Sarò al vostro servizio con lealtà, rispetto e amore», continua il re. Poi un appello alla Nazione: «I vostri valori devono rimanere saldi e costanti. Nonostante i cambiamenti e le sfide la nostra Nazione ha sempre prosperato e fiorito».
Carlo III promette lealtà dei suoi sudditi, qualunque sia la loro fede o convinzione politica. Sottolinea poi il suo profondo radicamento alla Chiesa Anglicana, di cui da ieri ne è diventato capo.
Il ricordo di Elisabetta come regina e madre
Re Carlo non può che ricordare Elisabetta II, al quale rivolge emozionate parole di ricordo e affetto: «Durante tutta la sua vita, la mia amata madre è stata fonte di ispirazione». Modello di riferimento non solo per il figlio e per la sua famiglia, per una nazione intera e per le intere generazioni passate sotto il suo regno.
Il re mette in luce lo spirito di servizio con cui la sovrana ha sempre agito nei suoi lunghi 70 anni di regno, sempre in equilibrio fra dovere reale e calore umano. Il suo ruolo di baluardo del popolo inglese è sempre stato portato avanti, ricorda Carlo, con sacrifici, dedizione, nella gioia e nella tristezza senza mai cedere.
«Alla mia cara mamma, mentre inizia l’ultimo grande viaggio per raggiungere il mio caro defunto papa, voglio solo dire questo: grazie. Per il vostro amore e devozione: possano gli angeli cantare al vostro riposo», conclude il sovrano, ricordando anche il principe Filippo, scomparso il 9 aprile 2021.
Il pensiero a William, Harry e Camilla
Durante il suo discorso alla nazione, re Carlo III cita anche gli altri membri della famiglia reale. Primo fra tutti William, suo successore, pronto a prendere le redini del Ducato di Cornovaglia, titolo che spetta di diritto all’erede, che il padre ha coperto per oltre 5 decenni.
Il nuovo sovrano è certo che con l’aiuto di Kate, il figlio saprà destreggiarsi bene nelle sfide che lo porteranno giorno dopo giorno verso il trono. Un pensiero rivolto anche al secondogenito Harry e alla sua consorte Meghan, con la speranza che continuino a costruire la loro vita oltreoceano, negli Stati Uniti.
Ultima, ma non meno importante, la sua amata Camilla, su cui re Carlo III dice di saper di poter fare affidamento: «Conto sull’amore della mia adorata moglie Camilla. Da quando ci siamo sposati è diventata la mia regina consorte, so che sarà all’altezza del suo ruolo». Grande assente nel discorso alla Nazione è Diana, prima moglie del sovrano, scomparsa nell’agosto del 1997.