Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha annunciato di aver dato mandato al governo e ai servizi di intelligence di “raccogliere informazioni” sull’eventuale tenuta di test nucleari da parte degli Usa e di “presentare proposte concordate sull’eventuale avvio dei lavori per la preparazione dei test di armi nucleari“, nel caso in cui gli Stati Uniti dovessero mettere in atto i loro.
La Russia ha affilato gli artigli e ha deciso di non lasciar correre in riferimento alla decisione di Donald Trump di avviare nuovi test nucleari nel Paese. Lo zar ha infatti sostenuto che le dichiarazioni del titolare della Casa Bianca rappresenterebbero una “questione seria” e su cui Mosca non può in alcun modo transigere.
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Il titolare del Cremlino ha sostenuto che la Russia avrebbe sempre rispettato rigorosamente, come continua a fare, gli impegni del Trattato sulla proibizione completa degli esperimenti nucleari. “Non abbiamo piani di ritrarci da tali impegni“, ha sostenuto Vladimir Putin, aggiungendo però che Mosca deve tutelarsi da possibili rischi esterni.
Putin: “La Russia adotterà misure nei confronti degli Usa”
“Come ho detto nel discorso all’Assemblea federale nel 2023, se gli Stati Uniti o altri Stati partecipanti al Trattato effettueranno tali test, anche la Russia dovrà adottare misure adeguate di risposta“, ha sostenuto il presidente russo, chiarendo che la decisione sui possibili test nucleari è legata a stretto giro con quella del Tycoon.
Alla riunione del Consiglio di Sicurezza hanno partecipato tra gli altri il ministro della Difesa, Andrei Belousov, il capo di Stato maggiore, Valery Gerasimov, il direttore dei servizi d’intelligence per l’estero (Svr), Serghei Naryshkin, e di quelli interni (Fsb) Alexander Bortnikov.
Nel corso del suo intervento, Gerasimov ha specificato che al momento non vi sono le coordinate per credere che gli Stati Uniti non abbiano l’intenzione di prepararsi e poi condurre test nucleari nel prossimo futuro. Un’ipotesi terrificante, che sarebbe avvalorata dal fatto che “la parte americana non abbia fornito chiarimenti ufficiali in merito alle dichiarazioni del presidente Donald Trump“.
Il Capo di Stato maggiore ha quindi sfruttato l’occasione per sottolineare che se la Russia non adotterà misure appropriate in questo momento, c’è la possibilità che perda l’opportunità di rispondere tempestivamente alle azioni degli Stati Uniti. “Il tempo necessario per prepararsi ai test nucleari, a seconda del tipo, può variare da diversi mesi a diversi anni“, ha spiegato, cercando di far comprendere la delicatezza della situazione.
Putin: “Non ci sono stati chiarimenti sulla posizione americana”
Il ministro della difesa russo, Andrei Belousov, ha invece posto l’attenzione sulla possibilità che gli Stati Uniti prevedano di schierare in Europa e nella regione Asia-Pacifio alcuni missili che avranno la cpacità di raggiungere la Russia in un tempo di volo di 6 o 7 minuti. Si tratterebbe del nuovo sistema missilistico a medio raggio Sark Eagle, ovvero missili ipersonici con una gittata di 5.500 chilometri.
Il direttore del servizio di intelligence per l’estero, Serghei Naryshkin, ha precisato che i diplomatici dell’ambasciata russa negli Usa avrebbero contattato funzionari americani per chiarire il significato delle dichiarazioni di Trump. Questi, però, avrebbero “evitato una risposta sostanziale, assicurando che avrebbero riferito ai loro superiori e contattato poi la parte russa se fosse stato ritenuto necessario fornire chiarimenti“.
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