Russia, a 3 anni dall’inizio del conflitto Putin promette migliorie all’esercito: domani i leader Ue a Kiev

Mentre i leader europei si organizzano per aggiungere Kiev e mostrare la loro vicinanza e solidarietà a Zelensky, dalla Russia arrivano messaggi poco rincuoranti. Le esortazioni all'esercito a proseguire le loro operazioni con la promessa di migliorie all'avanguardia preoccupano Ue e Ucraina. Putin è realmente intenzionato a porre fine al conflitto?

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Nella Giornata del Difensore della Patria, che in Russia ormai da tre anni cade a 24 ore di distanza dall’anniversario dell’inizio del conflitto in Ucraina, il presidente Vladimir Putin si è cimentato in un nuovo discorso di esortazione, finalizzato a spronare i soldati e gli ufficiali a proseguire il loro lavoro, difendendo la patria e portando a termine l'”operazione speciale” in Ucraina.

All’interno del discorso, non pronunciato a voce ma pubblicato in forma scritta sul sito del Cremlino, Putin riconosce gli sforzi e i sacrifici compiuti dai membri dell’esercito che sono stati inviati al fronte, ma allo stesso tempo esorta a non abbandonare il proprio compito, continuando a procedere verso il traguardo della vittoria finale.

A rischio della loro vita e dando prova di coraggio, i soldati russi difendono risolutamente la loro terra natale, gli interessi nazionali e l’avvenire della Russia“, ha riconosciuto il leader russo, annunciando poi la sua intenzione di rafforzare e migliorare le capacità del suo esercito e delle sue flotte navali. Una promessa che rientra nella consapevolezza dei cambiamenti velocissimi che sta attraversando il mondo e da cui la Russia deve essere pronta a proteggersi.

Putin tra strumenti di avanguardia, propaganda e anniversari

Il presidente russo, impegnato in un conflitto che potrebbe trovare la sua conclusione in tempi più brevi del previsto, ha quindi promesso alla sua Nazione di rafforzare un settore che al momento si dimostra cruciale. Con tre anni di guerra sulle spalle e la consapevolezza che il conflitto per ora procede senza freni, Putin annuncia di voler fornire alle sue Forze Armate “nuovi modelli all’avanguardia“.

Una dichiarazione in parte in contrasto con quanto finora decantato da Donald Trump. Prima, durante e dopo i colloqui a Riad, il presidente Usa ha annunciato la volontà di entrambe le parti in gioco, Mosca e Kiev, di porre fine al conflitto e alle conseguenti morti di civili e soldati. Il presunto attacco di un drone russo alla centrale nucleare di Chernobyl e l’annuncio di un miglioramento delle truppe e delle flotte, però, dimostrerebbero la mancata volontà di Putin di collaborare alla pacificazione dell’Ucraina.

Presidente ucraino, Volodymr Zelensky
Presidente ucraino, Volodymr Zelensky

Un messaggio più volte diffuso sia da Volodymyr Zelensky che dai vertici dell’Unione europea, che hanno sottolineato la possibile mistificazione operata da Putin e le sue presunte bugie. Nel corso del suo discorso, il presidente russo non collega esplicitamente le migliorie all’esercito con il proseguimento del conflitto in Ucraina, ma sembra piuttosto probabile che questo messaggio sia rivolto più alle potenze estere che ai suoi stessi soldati.

Una manifestazione di forza e superiorità, che mette in guardia gli avversari sulle capacità del Paese e soprattutto sulle sue volontà. I timori di Zelensky, preoccupato che il cessate il fuoco e la pacificazione mediata dagli Usa non possano privare Mosca della possibilità di invadere nuovamente l’Ucraina in un futuro prossimo, sembrano quindi farsi sempre più realizzabili.

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Nel frattempo, cresce l’agitazione per la giornata di domani. Il terzo anniversario delle scoppio del conflitto russo ucraino potrebbe nascondere alcune criticità. Gli attacchi del presidente Usa nei confronti di Zelensky ancora risuonano in tutta la loro violenza. L’Ue serra le file nel tentativo di mitigare le conseguenze di questo strappo, mentre i leader dei Paesi europei si organizzano per raggiungere Kiev.

Ursula Von der Leyen, Antonio Costa, Roberta Metsola e diversi leader raggiungeranno l’Ucraina proprio manifestare il loro sostegno a Zelensky e alla sua popolazione. Grande assente in questa giornata fondamentale, il presidente francese Emmanuel Macron, volato a Washington per trattare con Trump sui negoziati in Ucraina. Intanto, cresce l’apprensione per la possibilità che Vladimir Putin possa voler sfruttare la giornata di domani per annunciare la vittoria della Russia su Ucraina e Nato.

L’indiscrezione è stata rilasciata da alcuni giornali ucraini e dalla Bild tedesca. Al momento non è giunta alcuna conferma ufficiale, ma l’allarme nell’Ue resta alto. La possibile sconfitta di Kiev potrebbe infatti creare un precedente pericoloso, capace di dimostrare che l’invasione di un Paese democratico è sostanzialmente lasciata impunita e quindi facilmente replicabile.

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