Mentre a Strasburgo la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, definisce l’Ue “in lotta” per preservare la sua libertà e la sua indipendenza, in Polonia si discute di una possibile reazione all’attacco russo che si è verificato questa notte. Una serie di droni, si presume 8, hanno invaso lo spazio aereo polacco, distruggendo un’abitazione ma non causando feriti.
I missili sono stati prontamente abbattuti, anche grazie alla presenza di jet italiani in Polonia come predisposto dalla Nato. Eppure, il timore che questo attacco sia solo la miccia di un processo più grande non permette a molti di restare sereni. Le parole del primo ministro polacco, Donald Tusk, non aiutano la situazione. “Questa situazione ci pone tutti più vicini che mai da un conflitto aperto dalla Seconda Guerra Mondiale“, ha spiegato, chiarendo comunque che al momento non vi sarebbe alcuna necessità di parlare di “stato di guerra“.
Leggi Anche
Le forze polacche hanno riferito di aver rinvenuto sul territorio di Varsavia “sette droni e un frammento di proiettile di origine sconosciuta“. I frammenti di un proiettile di origine sconosciuta sono invece stati rinvenuti a Wyhalew. Secondo Karolina Gaecka, portavoce del Ministero dell’Interno polacco, la situazione è in continua evoluzione e potrebbero quindi presto uscire nuove notizie di possibili danni.
Polonia, premier e presidente invocano l’articolo 4 della Nato
“Dobbiamo concentrare i nostri sforzi, tutta la nostra attenzione, tutte le nostre capacità nel difendere la Polonia dal vero nemico, dalla vera minaccia“, ha poi aggiunto. Il governo polacco ha poi annunciato di aver invocato l’articolo 4 della Nato, richiedendo una consultazione formale all’interno dell’alleanza. L’articolo stabilisce un meccanismo di consultazione tra le parti del Trattato in caso di minaccia all’integrità territoriale, all’indipendenza politica o alla sicurezza di una delle parti.
Poco dopo, il Consiglio Atlantico, previsto questa mattina in formato ordinario come ogni mercoledì, si è riunito invece sotto l’articolo 4. Tusk ha spiegato che l’attacco di questa notte cambia la situazione politica dell’intera Ue e per questo è necessario mandare un messaggio chiaro alla Russia: “L’articolo 4 è solo l’introduzione a una cooperazione più profonda per la sicurezza dei nostri cieli e dei nostri confini, che sono i confini della Nato“.
Secondo il premier polacco, i droni che hanno violato lo spazio aereo sono “solo una parte di un’operazione su vasta scala“. Il riferimento sarebbe alle esercitazioni militari russo-bielorusse Zapad definite “molto aggressive” che inizieranno venerdì. Intanto, l’incaricato d’affari russo a Varsavia è stato convocato dal ministero degli Esteri polacco.
Polonia, la Russia nega ogni coinvolgimento
Intanto, nel corso della conferenza quotidiana del Cremlino, il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha sostenuto di non voler commentare le accuse degli europei. “Non vorremmo commentare la questione in alcun modo. Non è di nostra competenza. È una prerogativa del ministero della Difesa russo“, ha sostenuto con una certa fermezza.
Poco dopo, però, lo stesso Peskov ha voluto specificare che da anni i vertici dell’Ue e della Nato accusano quotidianamente la Russia di provocazioni. “Il più delle volte, senza nemmeno provare a presentare argomentazioni”, ha sostenuto. Sulla questione è però intervenuto il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, sostenendo di avere le prove che quello contro la Polonia fosse un attacco di Mosca.
Il presidente ha sostenuto che i militari ucraini hanno certificato la presenza di almeno due droni russi, che sarebbero entrati in territorio polacco, passando per la Bielorussia. “In totale, almeno alcune decine di droni russi si muovevano lungo il confine tra Ucraina e Bielorussia e nelle regioni occidentali dell’Ucraina, avvicinandosi a obiettivi sul territorio ucraino e, evidentemente, polacco“, ha sostenuto.
Il presidente di Kiev ha poi spiegato di essere disponibile ad ampliare la cooperazione con i suoi alleati per garantire una “protezione affidabile del cielo” anche a Varsavia. Come specificato da Zelensky, non si tratterebbe solo di uno scambio di informazioni o di dati di intelligence, ma anche di “azioni congiunte reali in cielo per garantire la sicurezza dei vicini“.
© Riproduzione riservata


