È tutto pronto, o quasi, per la messa di inizio pontificato di Papa Leone XIV. Dopo l’elezione avvenuta lo scorso 8 maggio, le prime apparizioni pubbliche, le udienze, i viaggi a sorpresa verso santuari e chiese, domani il Santo Padre darà inizio ufficiale al suo mandato con una messa solenne, della durata di due ore, che vedrà presenti alcuni dei capi di Stato e di governo più importanti al mondo.
Una sorta di ripetizione di quanto avvenuto lo scorso 26 aprile, in occasione dei funerali di Papa Francesco. Anche in quel caso, leader da tutto il mondo si sono riversati a Roma per prendere parte ai riti funebri di un pontefice che ha regnato per 13 anni. Alle 10 del mattino di domani, domenica 18 maggio, dunque, Papa Prevost sfilerà insieme ai cardinali verso una cerimonia dal significato religioso fondamentale, assumendo su di sé i compiti e i simboli sacri che rappresentano il papato.
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Non ci sono più dubbi sui presenti alla cerimonia dell’intronizzazione di Papa Leone XIV di domani. Saranno attese nella Capitale oltre 150 delegazioni estere. Tra i rappresentanti degli Stati Uniti, paese d’origine di Robert Francis Prevost, non comparirà il presidente Donald Trump; la sua trasferta a Roma è stata in dubbio fino all’ultimo. Al suo posto prenderà parte all’evento il suo vice JD Vance il segretario di Stato Usa Marco Rubio, entrambi accompagnati dalle mogli, Usha Vance e Jeannette Dousdebes Rubio.
Ci sarà sicuramente il leader ucraino Volodymyr Zelensky, accompagnato dalla moglie Olena, dal suo capo di Gabinetto Andriy Yermak e dal ministro degli Esteri Andrii Sybiha.
Il nodo sulla partecipazione di Donald Trump alla messa di insediamento di Papa Leone XIV
Il numero 2 della Casa Bianca è stato anche l’ultimo rappresentante politico a incontrare Papa Francesco, proprio un giorno prima della sua morte, nonostante i rapporti poco fluidi che negli anni si sono sviluppati tra i due. Anche i rapporti con Papa Prevost non sembrano essere del tutto limpidi. Un Tweet pubblicato dal Pontefice, infatti, dimostra come Prevost non fosse affatto allineato alle politiche anti migratorie adottate dal governo Trump.
Nel post pubblicato, il cardinale criticava una frase pronunciata proprio da Vance, che sosteneva come Dio abbia chiesto agli uomini di dedicare il loro amore secondo una gerarchia precisa. Dopo questi primi attriti, il vicepresidente e il pontefice potrebbero chiarire i loro disaccordi e proseguire il pontificato senza ulteriori scontri.
Grande assente Donald Trump. Il presidente Usa è volato a Roma già il 26 aprile per i funerali di Papa Francesco, dove ha incontrato il presidente Zelensky all’interno della Basilica di San Pietro.
I presenti alla messa di insediamento di Papa Leone XIV
La Santa Sede ha reso nota la lista ufficiale della delle 156 delegazioni straniere che saranno domani a San Pietro per prendere parte alle celebrazioni. Ovviamente, per l’Italia saranno presenti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il primo ministro Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani,
il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e l’ambasciatore presso la Santa Sede Francesco Di Nitto. I rappresentanti italiani siederanno in prima fila, in compagnia delle delegazioni di Stati Uniti e Perù, i due paesi di cui Prevost è cittadino.
Nei casi di Paesi esteri, invece, la questione diviene più ristretta, anche nella consapevolezza dell’impegno che questa giornata richiede. Voleranno a Roma la presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, che ha già inviato un messaggio di congratulazioni al pontefice, insieme ad un messaggio in cui promette piena collaborazione nella ricerca della pace. Con lei ci sarà anche il presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola.
Per quanto riguarda il Perù, Paese in cui Papa Prevost ha trascorso gran parte della sua vita, sarà presente la presidente Dina Ercilia Boluarte Zegarra, il cui viaggio è stato autorizzato da un voto del Parlamento, dopo che le era stato vietato di prendere parte ai funerali di Francesco. Dal paese sudamericano arriveranno anche il ministro degli Esteri Elmer José German Gonzalo Schialer Salcedo e il ministro della Giustizia e dei Diritti umani Juan Enrique Alcantara Medrano.
Si contano tra i presenti anche il primo ministro britannico, Keir Starmer, il nuovo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, il premier francese, Francoise Bayrou, l’australiano Anthony Albanese, il primo ministro canadese, Mark Carney e il premier libanese Joseph Aoun.
La Federazione Russa sarà rappresentata dalla ministra della Cultura Olga Liubimova. La Palestina sarà rappresentata dal ministro per gli Affari religiosi Elias Yousef Ramzi Khouri, mentre per l’Iran sarà presente il ministro della Cultura Seyed Reza Salehi Amirila. È in direzione Roma anche l’ex vice presidente cinese Chen Chin-Jen.
Una novità, invece, la decisione del presidente israeliano, Isaac Herzog, che volerà a Roma per prendere parte alla cerimonia. Un segnale distensivo, dopo i rapporti non troppo sereni tra Israele e Papa Francesco. In quanto a reali, sono attesi a Roma il Re Felipe e la Regina Letizia di Spagna, il Re Filippo e la Regina Mathilde del Belgio, il duca Filippo di Edimburgo, il principe Alberto II e la principessa Charlene di Monaco.
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