In questi giorni stanno facendo discutere le elezioni che si sono tenute in Georgia lo scorso weekend, perché definite da alcuni come irregolari e falsate dai vincitori, ovvero il partito populista e filorusso Sogno Georgiano, al governo già da 12 anni. E sta facendo discutere anche la visita in Georgia di Viktor Orban, il premier ungherese e presidente di turno del Consiglio dell’Ue, che è praticamente l’unico leader europeo a vedere in modo positivo il risultato delle elezioni georgiane.
La visita in Georgia e le dichiarazioni di Orban
Orban si è recato ieri in Georgia per una visita di due giorni in cui incontrerà il Premier uscente Irakli Kobakhidze. Il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs ha precisato che la visita è stata voluta da Tbilisi. Orban è accompagnato dal ministro degli Esteri Péter Szijjártó, dal ministro dell’Economia Márton Nagy, e da quello delle Finanze Mihály Varga.
Leggi Anche
Il suo commento a caldo sui social non appena pubblicati i risultati delle elezioni in Georgia era stato: “Il popolo della Georgia sa quello che è meglio per il proprio Paese e ha fatto sentire la propria voce”. E oggi ha dichiarato di star seguendo il dibattito che si è creato attorno alle elezioni e leggendo le valutazioni delle organizzazioni internazionali, e “quello che vedo è che nessuno osa mettere in dubbio che le elezioni siano state libere e democratiche. Con tutti i commenti critici, nessuno osa arrivare a questo punto per mettere in discussione questo”.

Si è quindi congratulato con la popolazione georgiana “per aver votato per la pace” e per non aver “permesso che il vostro paese diventi una seconda Ucraina”. Orban è l’unico leader dell’Ue a congratularsi per i risultati, sostenendo che “se avessero vinto i liberali”, Bruxelles avrebbe sicuramente detto che l’elezione era stata democratica.
La prospettiva dell’Ue
I ministri degli Affari europei di 13 Paesi dell’Unione hanno definito la visita di Orban “prematura” e l’alto rappresentante europeo per la Politica estera, Josep Borrell, ha affermato che Orban “non rappresenta” l’Unione europea durante la sua visita, perché “non ha alcuna autorità in politica estera” né un mandato da parte del Consiglio Ue.
E la presidente della Repubblica georgiana Zourabichvili ha affermato che il premier ungherese è arrivato come “amico del governo attuale” e non ha in programma incontri con lei. “Non c’è alcuna richiesta di incontrarmi né da parte sua né da parte delle autorità georgiane, che lo tengono a loro disposizione”, ha aggiunto Zourabichvili.
Elezioni, manifestazioni e riconteggio
Le elezioni sono state vinte dal partito populista e filorusso Sogno Georgiano con il 54 per cento dei voti, mentre la coalizione di opposizione filoeuropea, ovvero i quattro partiti guidati dalla presidente della Repubblica Salome Zourabichvili, ha preso il 37,5% dei voti. Ciò che sta facendo discutere in questi giorni è che i leader dell’opposizione non intendono accettare il risultato, per via di testimoni in tutto il paese che hanno raccontato di irregolarità e intimidazioni durante le elezioni.
Tina Bokuchava, leader del Movimento Nazionale Unito ha accusato Sogno Georgiano di aver “riempito con voti falsi le urne, maltrattato gli elettori e picchiato gli osservatori elettorali”, riferendosi a diversi episodi avvenuti in diversi seggi elettorali. Anche la Società internazionale per la democrazia e le elezioni regolari (ISFED), una ong con sede a Tbilisi, ha dichiarato che “incidenti e violazioni sono stati registrati in tutto il paese durante il processo di voto” e che quasi uno su dieci dei suoi osservatori elettorali ha segnalato problemi.
Ieri migliaia di manifestanti con le bandiere del Paese, dell’Unione europea e dell’Ucraina, si sono riuniti in serata davanti al Parlamento a Tbilisi contro i risultati delle elezioni e in risposta agli appelli dell’opposizione filo-Ue. La Commissione elettorale della Georgia ha quindi annunciato che oggi ci sarà il riconteggio dei voti nel 14% dei seggi elettorali dove l’opposizione filoeuropea ha accusato il partito al potere di aver “rubato” le elezioni legislative. Le autorità “effettueranno un riconteggio dei voti in cinque seggi elettorali in ciascuna circoscrizione elettorale”.
© Riproduzione riservata


