Usa, gli Obama scuotono la Nazione: “Kamala non basta, andate a votare!”

"Fate qualcosa!" questo è lo slogan lanciato dagli Obama dal palco della convention di Chicago, con l'obiettivo di esortate i cittadini americani ad andare alle urne ed esercitare i loro diritti e doveri democratici

Redazione
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Nel secondo giorno della convention più attesa dai democratici americani, il palco di Chicago ha ospitato due dei personaggi più influenti della Nazione americana, Michelle e Barack Obama, entrambi intenzionati a rivolgere al pubblico uno dei discorsi più motivazionali e allo stesso tempo critici della storia della politica statunitense. Kamala Harris potrebbe essere la possibilità migliore del partito, per la sua competenza, la sua giovinezza e il suo status symbol, ormai è chiaro in tutto il mondo, quindi, ciò che gli ex inquilini della Casa Bianca hanno voluto mettere in luce è stata la necessità che i cittadini Usa si mobilitino per sostenere coloro che realmente vorrebbero vedere a capo del Paese.

Michelle e Barack sono saliti sul palco della convention di Chicago in due momenti separati. Prima l’ex first lady e poi l’ex presidente, con due discorsi dai contenuti simili e dallo stesso intento: convincere gli americani ad andare a votare. Gli Stati Uniti, infatti, affrontano da anni il problema dell’astensionismo, che tocca picchi preoccupanti per gli stessi politici, e che diversi volti noti del mondo dello spettacolo tentano di risolvere, anche se con scarsi risultati.

Alla convention di Chicago, Paese natale degli Obama, la coppia più famosa del Paese si è separata per affrontare il pubblico e per esortarlo nella maniera che singolarmente hanno ritenuto migliore. Da un lato Barack Obama, che ha ricordato le differenti “Americhe” che potrebbero formarsi nel caso di vittoria di Trump o Harris e dall’altro Michelle, che ha affrontato l’argomento meno politicamente e ha ricordato che adesso, dopo tutti gli sforzi del partito e degli stessi Harris e Waltz, è arrivato il momento che i cittadini facciano la loro parte, smettano di lamentarsi e assistere inermi all’avanzata di Trump, e vadano a votare.

Michelle Obama: “Dobbiamo essere la soluzione che cerchiamo

Michelle Obama è salita sul palco nel mezzo delle ovazioni di cinquemila persone, tutte democratiche e probabilmente grandi fan dell’amministrazione Obama. Un piccolo mondo chiuso, in cui gli elettori di Trump non esistono e i democratici sono l’unica opzione possibile per la politica del Paese. Davanti a questo piccolo mondo chiuso, l’ex first lady ha aperto uno squarcio di realtà, mettendo tutti di fronte alla possibilità che Kamala Harris e Tim Waltz perdano nel confronto con il candidato repubblicano.

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Michelle Obama

L’unico modo per evitare che questo accada, perché lo stesso partito e gli stessi candidati hanno fatto tutto ciò che era in loro potere, è che i cittadini americani si registrino nel casellario del voto e si rechino alle urne per esprimere il loro volere. “Non importa quanto ci sentiamo bene stasera: la strada è in salita. Quindi non possiamo essere noi i nostri peggiori nemici” ha dichiarato Michelle, per poi aggiungere: “Dobbiamo fare tutto quello che possiamo per eleggere una persona come Kamala“.

Obama ha quindi spiegato che è necessario costruire una rete di protezione intorno alla candidata e al suo vice, perché “sono esseri umani, non sono perfetti e come tutti noi faranno degli errori“. In quel caso però, secondo la dem, saranno gli elettori a decidere cosa accadrà: “Dipenderà da tutti noi, dobbiamo essere la soluzione che cerchiamo“. Il discorso di Michelle si è quindi concluso con uno degli slogan più strani della storia americana: “Fate qualcosa! Fate qualcosa!“. Una sorta di chiamata alle armi che però chiederà agli americani di imbracciare una matita e i loro valori democratici.

Barack Obama: “Non ci servono altri quattro anni di caos

L’ex presidente Usa ha dato inizio al suo discorso ringraziando Joe Biden per il servizio reso al Paese ed elogiandolo per la complessa scelta da lui presa – “Ha messo da parte le proprie ambizioni per il bene del Paese” – e poi proseguendo prendendo di mira Trump e tutti i suoi fallimenti passati e di conseguenza i motivi esistenti per non eleggerlo. “Non abbiamo bisogno di altri quattro anni di caos e fanfaronate. Abbiamo già visto questo film. E sappiamo che i sequel sono anche peggio” ha scherzato Obama, per poi criticare apertamente i metodi comunicativi di Trump.

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Barack Obama

Il rispetto reciproco dev’essere parte del nostro messaggio – ha ricordato l’ex capo di Stato – Anche noi siamo veloci a pensare il peggio degli altri, se non siamo d’accordo su ogni singola cosa. E pensiamo che l’unico modo per vincere sia rimproverare, svergognare, urlare più forte degli altri. Quando facciamo così, dopo un po’ le persone normali semplicemente smettono di ascoltare“. Quindi, Obama ha esortato ad ascoltare le preoccupazioni altrui e a cercare soluzioni che accontentino la maggior parte della popolazione, perché al contrario dei dem “Trump non perde il sonno per i vostri problemi: è un miliardario settantottenne che non ha ancora smesso di lamentarsi dei suoi, di problemi“.

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