Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu si trova negli Usa e ha in programma la visita a Joe Biden e Kamala Harris. Non ci sono dubbi sull’alleanza tra Usa e Israele, anche se la guerra in Medio Oriente cominciata il 7 ottobre sta influendo sui rapporti tra i due paesi.
Netanyahu negli Usa in un momento critico
Biden ha più volte dichiarato la sua delusione al premier israeliano per non avere una exit strategy sulla Striscia di Gaza e ha criticato i coloni e la destra radicale israeliana. Quindi il viaggio di Netanyahu era programmato per calmare un po’ le acque, cercando di ripristinare l’asse tra i due Stati.
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Purtroppo per il premier israeliano ha scelto un momento abbastanza critico per visitare gli Usa. Riguardo alla guerra la situazione è abbastanza in bilico con Israele che aumenta sempre di più la pressione su Hamas, per convincere i nemici palestinesi a raggiungere un accordo sulla liberazione degli ostaggi il più presto possibile. Ieri Netanyahu ha incontrato proprio negli Usa le famiglie degli ostaggi e ha dichiarato che le condizioni per raggiungere un accordo sono sempre più vicine.
“Stiamo anche vedendo che lo spirito del nemico sta iniziando a spezzarsi. Stiamo assistendo a un certo cambiamento, e penso che questo cambiamento continuerà ad aumentare. Se Israele mantiene la sua fermezza potremo raggiungere un accordo” ha aggiunto il premier israeliano. Netanyahu ha sottolineato che “in nessun caso sono disposto a rinunciare alla vittoria su Hamas”. Un’affermazione che pare essere diversa da ciò che dicono coloro che lo hanno incontrato, come il fratello di un ostaggio, Daniel Neutra, che dice che il premier “non sembrava sentire l’urgenza della questione”.
Oltre alle criticità sul fronte bellico, ci sono anche quelle politiche, che riguardano soprattutto ciò che succede negli Usa. Il premier israeliano è volato negli Stati Uniti nel momento in cui Biden si ritirava dalla gara per le presidenziali. E prima di lasciare Israele aveva dichiarato che il suo scopo era quello di ringraziare il presidente per tutto ciò che ha fatto per Israele durante la guerra e durante la carriera.
Ora che Biden si è ritirato e al suo posto c’è Kamala Harris, il premier deve ingraziarsi la nuova candidata democratica, oltre che Donald Trump. Il tycoon ha però sempre dichiarato di appoggiare Israele e durante la sua presidenza lo ha dimostrato. Riguardo a Harris i dubbi ci sono, perché in questi mesi la democratica ha criticato più volte le scelte israeliane nella guerra contro Hamas.
Il premier israeliano dovrebbe incontrare Biden giovedì, se il presidente risulta completamente guarito dal Covid. Poi dovrà incontrare anche l’attuale vicepresidente Harris, la quale ha però mandato già un grande segnale: la sua assenza dal Congresso durante il discorso di Netanyahu. Pare che per quel momento la vicepresidente avesse già degli incontri programmati, però c’è chi vede in questa assenza la rappresentazione di quei democratici che da tempo criticano l’alleanza militare tra Usa e Israele. L’incontro tra i due sarà quindi un momento decisivo.
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