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Musk abbandona la pace con Trump e prepara la guerra: “La legge di bilancio? Distruggerà il partito repubblicano”

Il magnate non è l'unico a nutrire numerosi dubbi sul provvedimenti. I senatori repubblicani, che guardano alle elezioni di medio termine del Congresso del 2026, sono divisi sul pacchetto fiscale. Donald Trump ha comunque operato forti pressioni affinché la One big, beautiful bill venisse approvata nei tempi stabiliti, senza lasciarsi prendere da eccessivi ragionamenti sul tema

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Un pericolo per l’economia e il futuro degli Stati Uniti d’America. In breve, secondo Elon Musk, questo è quanto rappresenta la nuova legge di bilancio approvata dal Senato statunitense. One big, beautiful bill, è il nome imposto da Donald Trump alla legge che annuncia le revisioni fiscali che l’amministrazione statunitense metterà in atto nei prossimi anni. Taglio delle tasse e meno assistenza sanitaria sono i due pilastri della legge di bilancio che il Tycoon vorrebbe firmare entro il 4 luglio, ultimatum autoimposto per poter festeggiare il giorno dell’indipendenza Usa con un successo in più in tasca.

Elon Musk sembra però deciso a rovinare la festa al Comandante in Capo degli Stati Uniti. Dopo un periodo in cui sembrava che i due avessero trovato un rinnovato equilibrio, il patron di Tesla è tornato all’attacco, pronto a criticare apertamente le decisioni del presidente Usa. Non è una sorpresa che Mr. X non sia un fan della proposta di legge sul sistema finanziario, visti gli attacchi sferrati contro il Tycoon anche nelle scorse settimane. Dopo la fine del suo mandato come dirigente del Doge, il Dipartimento per l’efficienza governativa, Musk sembra aver sviluppato un certo fastidio per l’amministrazione Usa.

L’uomo più ricco nel mondo, nel corso dell’ultima parte della campagna elettorale, ha sostenuto cospicuamente la corsa del leader repubblicano, investendo miliardi di dollari per garantire la sua elezione. La relazione amorevole tra i due sembra ormai conclusa e ora il proprietario di Space X è intenzionato a smascherare i pericoli che si nascondono dietro le iniziative economiche del presidente.

I nuovi attacchi di Musk a Trump

A poche ore dall’arrivo in Senato della legge di bilancio firmata da Trump, Elon Musk ha pubblicato su X un post in cui spiega i motivi che lo spingono a temere le conseguenze che questa porterà con sé. Secondo il magnate, la riforma fiscale ideata da Trump provocherà il licenziamento di milioni di americani, le cui aziende non potranno sopravvivere senza aiuti statali. “Questo creerà un danno strategico al nostro Paese“, ha aggiunto il patron di Tesla, evidenziando che le norme contenute nel documento sono necessarie ad “aiutare le aziende del passato e a distruggere quelle del futuro“.

Musk è poi convinto che tale approvazione sarà destinata a “distruggere il partito repubblicano“. Si tratterebbe, dunque, di un documento estremamente pericoloso per l’intero partito, che rischia di essere delegittimato dalla tragedia economiche che secondo Musk si verificherà negli Stati Uniti. Secondo le stime di esperti, le riforme contenute nella legge sono destinate a costare alle tasche dello Stato 4,5 trilioni di dollari, cifra che aumenterà drasticamente il debito Usa.

Le divisioni dei repubblicani sulla legge di bilancio firmata Trump

Il magnate non è l’unico a nutrire numerosi dubbi sul provvedimenti. I senatori repubblicani, che guardano alle elezioni di medio termine del Congresso del 2026, sono divisi sul pacchetto fiscale. Donald Trump ha comunque operato forti pressioni affinché la One big, beautiful bill venisse approvata nei tempi stabiliti, senza lasciarsi prendere da eccessivi ragionamenti sul tema.

Il testo è stato approvato con 51 voti favorevoli e 49 contrari, poiché due due senatori repubblicani si sono uniti a 47 democratici votando “no” all’apertura del dibattito. Il Tycoon non ha vissuto in maniera positiva tale contestazione, ma ha comunque festeggiato l’approvazione del suo pacchetto economico. “Stasera abbiamo assistito a una grande vittoria!“, ha infatti scritto su Truth, aggiungendo di essere particolarmente orgoglioso del suo partito.

Tale vittoria non sarebbe mai accaduta senza il fantastico lavoro dei senatori Rick Scott, Mike Lee, Ron Johnson e Cynthia Lummis“, ha continuato, definendole “persone che amano veramente il nostro Paese“. Il Tycoon ha poi proceduto a chiarire quali sono i punti chiave del suo provvedimento: far crescere l’economia Usa, limitare gli sprechi, proteggere i confini, lottare per i militari e i veterani, garantire che il MedicAid – il sistema sanitario Usa – aiuti chi ne ha veramente bisogno, e molto altro.

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