Cresce anche il numero dei dispersi. Continuano i crimini di guerra sul territorio ucraino. Sull’attacco il capo dell’amministrazione militare della regione Dmytro Lunin afferma: «Al momento 18 persone risultano uccise». Un altro duro colpo russo si è registrato nella regione di Mykolaiv dove è morto un bimbo di sei anni
L’offensiva russa prosegue senza tregua sull’Ucraina che continua a distruggere città, villaggi e a causare la morte di civili. Il bilancio dell’attentato missilistico russo che ha colpito il centro commerciale Amstor di Kremenchuk nella regione di Poltava è salito a 18 vittime e 36 persone al momento risultano disperse. A dare la notizia è stato il capo dell’amministrazione militare della regione Dmytro Lunin che su Telegram riporta: «Purtroppo, al momento 18 persone risultano uccise nell’attacco missilistico russo».
Un vero e proprio crimine di guerra quando ad essere bombardato è un centro commerciale, è stato definito proprio così dal G7 che si è tenuto ieri. Il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha definito il colpo russo: «Crudele e atroce». Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha parlato di: «Un atto terroristico e spudorato». Oggi intanto ci sarà la riunione del Consiglio di sicurezza Onu, su richiesta di Kiev.
Nella regione di Mykolaiv è stato compiuto un altro attacco missilistico russo su Ochakiv che avrebbe causato tre morti e sei feriti. Vittima anche un bambino di sei anni rimasto ucciso in seguito all’esplosione e altri quattro minori sono rimasti feriti. A riferirlo è stato il capo del consiglio regionale di Mykolaiv Hanna Zamazieieva sul canale Telegram: «Sei civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini: uno di 3 mesi, uno di un anno e due adolescenti, rispettivamente di 13 e 16 anni». Il presidente Zelensky continua a chiedere più armi proprio per cercare di avere la possibilità di rispondere al fuoco nemico. Sono passati più di quattro mesi dall’inizio del conflitto ma per ora la fine sembra ancora lontana. Mentre Kiev denuncia i crimini di guerra, Mosca continua a parlare di ‘operazione speciale’ che dovrà essere portata a termine.