Angela Merkel ha le idee chiare e non ha paura di dimostrarlo. Il conflitto in Siria, il problema dei nuovi profughi, la guerra russo-ucraina, sono tutti argomenti che devono essere affrontati con un certo polso e sempre nell’ottica di una risoluzione pacifica, che non comporti conseguenze irrimediabili dal punto di vista globale. L’ex cancelliera tedesca ha avuto la possibilità di esporre il suo punto di vista su tali questioni nel salotto di Fabio Fazio, ospite a Che tempo che fa, durante la presentazione del suo libro, “Libertà“, edito in Italia da Rizzoli.
Uno dei punti principali che la già leader tedesca ha voluto affrontare è stato proprio lo spinoso tema dei rifugiati siriani, sia quelli presenti sul territorio europeo, sia quelli che dopo la caduta del regime di Basher al-Assad vorrebbero raggiungerlo. “Fu giusto accogliere quei rifugiati nel 2015. Ora la situazione si sta sviluppando velocemente, Assad è caduto, ma non sappiamo cosa succederà“, ha spiegato Merkel, chiarendo che al momento la situazione è troppo incerta per poter effettivamente affrontare la questione con lucidità.
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Ciò che è certo è che la cancelliera tedesca non ha rimpianti su quanto avvenuto in passato e sulla sua decisione di far entrare in Germania quasi un milione di profughi provenienti dalla Siria. “D’altra parte, quale sarebbe stata l’alternativa? Respingere i profughi alle frontiere con gli idranti? Non lo feci all’epoca e non lo farei oggi“, ha spiegato l’ex cancelliera, ricordando però di come il Paese riuscì a gestire l’emergenza e a sopravvivere alla crisi da essa generata. Ora la speranza, come conferma l’ex leader di Berlino, è che la situazione in Siria evolva verso la pace, così da poter riflettere anche sulle decisioni dei Paesi Ue di chiudere le frontiere ai nuovi profughi.
Merkel: “Non immaginavo che Putin avrebbe attaccato tutta l’Ucraina”
Con una certa lucidità, Angela Merkel ha poi analizzato la situazione che ha portato oggi al conflitto russo-ucraino. L’ex cancelliera ammette di essere rimasta sorpresa della guerra messa in campo da Putin, in quanto non si sarebbe mai aspettata un conflitto su scala così grande. “Non immaginavo che avrebbe attaccato in tutta l’Ucraina, pensavo che Putin avrebbe colpito in maniera limitata“, ha infatti spiegato la ex leader, cercando poi di chiarire quali sono stati, dal suo punto di vista, i fattori che hanno prodotto il conflitto.
Merkel adduce parte della colpa alla pandemia da Covid-19 e alle difficoltà di comunicazione che questa ha provocato. “Putin aveva molta paura del Covid, per cui è diventato impossibile parlarci di persona, comunicare direttamente con lui“, ha spiegato l’ex cancelliera, lasciando intendere dunque che l’Ue e le altre superpotenze hanno perso parte della loro influenza e del loro controllo sul leader russo.
Indipendentemente dalla cause o dai motivi, secondo Merkel al momento vi sarebbe solo una certezza: “Putin non può vincere la guerra, noi dobbiamo sostenere l’Ucraina“. Un vero e proprio appello a tutte le Nazioni che ancora nutrono dei dubbi sulla posizione da rivestire nel conflitto messo in atto da Mosca.
Continuando a trattare di leader mondiali, Merkel non ha potuto evitare di dare una sua lettura del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. L’ex cancelliera ha ricordato quando il tycoon decise di non stringerle la mano alla Casa Bianca, dopo averla stretta per 19 secondi con il leader del Giappone. “Voleva che se ne parlasse, l’ha fatto per questo. Voleva richiamare l’attenzione su questa cosa“.
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