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Libano, Meloni incontra il presidente Joseph Aoun. Mattarella: “Aoun speranza per il Mediterraneo”

L'incontro è stato fondamentale per ribadire il sostegno dell'Italia al governo libanese ma anche per analizzare la situazione nella regione

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La premier Giorgia Meloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente della Repubblica del Libano Joseph Aoun. In una nota la presidenza del Consiglio ha dichiarato che nel corso dell’incontro il capo del governo “ha ribadito il forte impegno italiano a fianco del popolo libanese, particolarmente in questo momento decisivo in cui il Libano, impegnato in un ambizioso programma di riforme, può voltare pagina dopo le numerose crisi che lo hanno attraversato“.

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordando “la grande amicizia” che lega l’Italia a Beirut, ha voluto sottolineare come la nuova presidenza di Aoun possa rappresentare un significativo momento di svolta per il Paese. Si tratta di un’occasione “piena di speranza“, ha detto il capo dello Stato, “per il Libano e per tutti quanti nell’area del Mediterraneo, italiani compresi“.

Italia e Libano: la situazione in Medio Oriente

L’incontro tra la presidente del Consiglio e il presidente Joseph Aoun, in carica dal 9 gennaio scorso, ha rappresentato un’occasione per discutere delle relazioni tra i due Paesi, nello scenario di un Medio Oriente in cui aumenta la tensione di giorno in giorno. In particolare, sempre secondo la nota rilasciata da Palazzo Chigi, i due leader hanno discusso della situazione nel sud del Paese, “dove l’Italia – ricorda il comunicato – è presente con oltre mille soldati all’interno di UNIFIL“, la forza di interposizione delle Nazioni Unite stanziata nel territorio libanese dal 1978.

Durante l’incontro, inoltre, è stato sottolineato “il ruolo insostituibile svolto dall’Italia all’interno della Missione ONU e nel coordinamento internazionale del sostegno alle Forze Armate Libanese attraverso il Comitato Tecnico Militare per il Libano, al fine di preservare la stabilità lungo il confine tra Libano e Israele”.

Anche la situazione siriana è stata toccata nel corso del colloquio: il comunicato del governo rende noto infatti che fra le questioni più importanti è stata affrontata quella relativa alla “transizione inclusiva e alla necessità di sostenere l’economia siriana e la ripresa dei servizi essenziali, anche nell’ottica di consentire il ritorno volontario, sicuro, dignitoso e sostenibile dei rifugiati siriani”.

L’attenzione alle mosse del nuovo governo siriano, come anche in generale alla stabilità dei confini in tutta la regione del Medio Oriente con l’inasprirsi delle offensive israeliane, sta diventando sempre più centrale per l’Occidente. Fondamentale in questo senso anche il recente tour di Donald Trump nei Paesi del Golfo, in cui uno dei momenti salienti è stato proprio lo storico incontro con il presidente ad interim della Siria Ahmad al-Shara

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