Una stretta di mano di rito e il Collegio dei Commissari europei può avere inizio. La due giorni di incontri con i vertici delle istituzioni europei in corso nella sede centrale della Commissione Ue, vede tra i protagonisti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Accolto dalla Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, come “non solo statista ma anche come europeo nel cuore“, incontrerà nel pomeriggio il Presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola.
Il Capo dello Stato è stato quindi accolto con grande entusiasmo e apprezzamento da parte dei presenti. Nel corso del suo intervento, von der Leyen fa riferimento alla “richiesta” di Mattarella al suo “nessun dorma“, dicendo di volerne discutere per rispondere all’appello. Ricordando, invece, il primo discorso del Presidente della Repubblica risalente a 10 anni fa, con cui aveva definito la “nostra Unione un porto sicuro e una frontiera di speranza“, la leader tedesca ne declina un significato altro, ovvero che, in tal senso, i Paesi europei hanno bisogno dell’Ue per proteggere e proiettare la “loro sovranità nel mondo e da allora ha sempre inviato l’Europa a essere ambiziosa e puntare più in alto“.
Leggi Anche
Le parole espresse dal Capo dello Stato in materia di competitività, in linea con le relazioni presentate dall’ex Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi e di Enrico Letta, sono state tra le altre cose uno dei dossier affrontati nel corso della riunione del Collegio. Parole quelle di Mattarella che, a detta di von der Leyen, avrebbero risvegliato e ricordato la responsabilità dell’Unione di proteggere la natura e di lasciare il mondo un posto migliore per “i nostri figli e nipoti, e ha mantenuto un sostegno fermo all’Ucraina“.
Mattarella: “Più l’Ue è efficace più è alto il consenso”
“Sono anche io convinto come tanti che quanto più le istituzioni comunitarie si dimostrano trasparenti e efficienti, efficaci nel fornire risposte rapide e razionali” alle esigenze e alle preoccupazioni dei cittadini, “tanto più se ne rafforza l’indispensabile consenso sociale“. Così, il Presidente della repubblica si rivolge al Collegio dei Commissari Ue a Bruxelles, sottolineando quanto sia importante sfruttare l’attuale momento storico per “ripercorrere la strada compiuto in questi decenni”.
Nonostante abbia palesato la consapevolezza della presenza di lacune e di ritardi, si tratta di un periodo che induce anche ad avvertire l’orgoglio della costruzione europea che “tutti abbiamo contribuito a edificare“. Da qui, l’invito di Mattarella a riflettere sul futuro e “progetto di integrazione continentale inquieto e così esposto a molteplici e anche impreviste perturbazioni dell’ordine internazionale“.
una riflessione che il Capo dello Stato però scandisce debba essere orientata all’azione e alla concretezza con il fine ultimo della salvaguardia del prestigio e dell’autorevolezza dell’Unione europea nel mondo e di “promuoverne interessi e valori“.
Al termine degli interventi, i due vertici si sono incontrati in un bilaterale a Palazzo Berlaymont. Un colloquio di circa 50 minuti di cui non si è attualmente a conoscenza degli argomenti trattati. Il Presidente Mattarella ha poi lasciato la sede dell’esecutivo Ue per recarsi al Parlamento europeo, ultima tappa della sua visita di due giorni alle istituzioni comunitarie, dove oltre a Metsola avrà un un momento di dialogo con gli eurodeputati italiani.
© Riproduzione riservata