Un giallo ha avvolto la città di Madrid, dove lo scorso lunedì è stato ucciso Andriy Portnov, avvocato e politico ucraino, in passato collaboratore del presidente Viktor Yanukovich. Un omicidio brutale e improvviso, avvenuto davanti alla scuola americana della capitale spagnola, frequentata dai figli di Portnov, come riportano i media spagnoli.
L’uomo sarebbe stato vittima di un vero e proprio agguato. La vittima è arrivata nei pressi della scuola a bordo della sua automobile e sarebbe stata raggiunta da alcuni colpi di arma da fuoco. Da una prima ricostruzione, le autorità spagnole ipotizzano che gli eventuali responsabili possano essere due o tre, ma per ora non sono stati confermati arresti legati a questo omicidio.
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Subito dopo l’agguato, avvenuto intorno alle 9:15 di lunedì, sembrerebbe che gli eventuali autori siano fuggiti attraverso una zona boschiva. Immediato l’alert ai soccorritori, intervenuti tempestivamente sul luogo del delitto. Al loro arrivo per la vittima non vi era già più nulla da fare.
Oltre a Portnov, non risulterebbero altre vittime o feriti. La scuola americana avrebbe inoltre dichiarato che gli studenti dell’istituto sono tutti al sicuro e illesi, rincuorando anche i genitori. Un’indiscrezione di El Mundo avrebbe riferito che Portnov è stato raggiunto da cinque colpi di arma da fuoco, l’ultimo alla testa.
Madrid, chi era Andriy Portnov
Resta oscuro anche il movente dell’agguato. Da quanto si apprende dai media spagnoli, Portnov era stato indagato dai servizi segreti ucraini per presunti legami con Mosca. La vittima è un avvocato ed ex alto funzionario statale ucraino, membro del parlamento ucraino negli anni 2000 prima di diventare vice capo dell’amministrazione presidenziale di Yanukovych, il capo di Stato filorusso fuggito dall’Ucraina in Russia dopo aver represso nel sangue le proteste filoeuropee note come rivoluzione di Maidan nel 2014.
Dopo questi eventi, Portnov è fuggito dal Paese e si è stabilito in Russia, poi in Austria, prima di tornare in Ucraina dopo l’elezione di Volodymyr Zelensky a presidente nel 2019. La vittima sarebbe poi fuggita dall’Ucraina nel 2022, dopo l’inizio dell’invasione russa. Dal 2024, sembrerebbe risiedere a Madrid.
Nel 2018 i servizi ucraini avevano aperto un’inchiesta su di lui per “alto tradimento“, in quanto si sospettava che Portnov avesse avuto un ruolo attivo nell’annessione della Crimea da parte della Russia. L’indagine è stata poi chiusa nel 2019. Due anni dopo è stato sanzionato dagli Usa per corruzione, in quanto secondo il Dipartimento del Tesoro avrebbe “costruito una vasta rete di contatti all’interno della magistratura e delle forze dell’ordine ucraine attraverso la corruzione“.
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