Los Angeles e in generale la California del Sud, ormai bruciano da una settimana. Sette giorni in cui le fiamme hanno devastato quasi seimila ettari di terreno e in cui hanno perso la vita ben 24 persone. Una tragedia senza precedenti che costerà centinaia di miliardi di dollari all’amministrazione americana e che per ora ha lasciato senza casa circa 100mila persone, tra cui numerosi vip. Al momento, la situazione nello Stato è piuttosto confusa e si continua ad indagare per comprendere quali siano le cause che hanno portato alla formazione dei roghi.
Ciò che sembra certo è che il cambiamento climatico, e il conseguente riscaldamento globale, hanno giocato un ruolo fondamentale nella propagazione delle fiamme. L’uomo continua a distruggere la sua casa e a sua volta viene distrutto da essa, in un circolo infinito che però non sembra insegnarci nulla. Intanto, l’incendio più preoccupante, quello di Palisades è stato domato per le 11%, ma i vigili del fuoco continuano a lavorare instancabilmente, aiutati da squadre proveniente da tutti gli Stati Uniti e anche dal Messico.
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Il governatore della California, Gavin Newson, ha annunciato l’arrivo di nuove attrezzature e di circa 150 autobotti, che permetteranno ai soccorritori di gestire meglio i roghi. Al momento, infatti, uno dei dubbi maggiori riguarda le difficoltà che i soccorritori hanno incontrato nelle prime ore dell’incendio, a causa dei venti di Santa Ana, che hanno reso impossibile far salire in volo elicotteri e Canadair.
In tal senso, il tycoon ha commentato la drammatica situazione su Truth Social facendo emergere quella che sarebbe “una delle peggiori catastrofi della storia” degli Stati Uniti che sta continuando a devastare Los Angeles a causa di “politici incompetenti che non hanno idea di come spegnere gli incendi“. “Migliaia di magnifiche abitazioni – continua Trump – sono andate e molte altre saranno presto perdute. C’è morte dappertutto e semplicemente loro (i politici ndr) non sono in grado di di spegnere i roghi. Cosa hanno di sbagliato?“.
I cittadini della California, nel frattempo, attendono che vi siano maggiori informazioni su quanto sta accadendo. Diversi residenti, però, avrebbero avuto qualche difficoltà ad entrare in contatto con le proprie agenzie di assicurazione, a causa di un problema registrato online dalle stesse piattaforme assicurative. Per evitare che la situazione peggiori, però, la California ha vietato alle società di assicurazione di cancellare o revocare le polizze dei clienti delle zone di Los Angeles colpite dagli incendi. Questo diniego avrà valore per un anno.
Los Angeles, le origini del rogo
Intanto, iniziano a farsi strada le prime possibilità sull’origine dei roghi che stanno devastando la California del Sud. Secondo quanto dichiarato dalla società fornitrice di energia elettrica, Southern California Edison, è stato confermo un guasto ad una torre e il danneggiamento di una rete elettrica nello stesso momento in cui ha preso vita l’incendio di Hurst. Si presume quindi che la causa dell’inizio delle fiamme possa essere stata proprio questa.
Dopo una settimana dall’inizio dell’inferno, i cittadini quindi iniziano a porsi qualche domanda sull’origine dei roghi e soprattutto sui primi soccorsi che sono stati messi in atto a seguito dello scoppio dell’allarme. Sembrerebbe che ora, i vigili del fuoco e le altre forze dell’ordine siano adeguatamente attrezzate per affrontare un possibile rafforzamento degli incendi.
Il governatore della California, Gavin Newsom, ha chiesto “un’inchiesta completa e indipendente” sui servizi idrici di Los Angeles, sottolineando che la mancanza di acqua registrata e la perdita di pressione degli idranti sarebbero fattori piuttosto preoccupanti e di cui occuparsi immediatamente. Intanto, le polemiche continuano a crescere e riguardano anche il presidente eletto, Donald Trump, accusato di star sfruttando questa tragedia per diffondere fake news sui social.
Los Angeles, l’incendio di Palisades cresce ancora
Nella quinta giornata dallo scoppio dei terribili incendi, la situazione a Los Angeles sembra ancora incerta. Le fiamme, infatti, continuano ad avanzare e, nonostante gli sforzi dei vigili del fuoco, sembra che nuove zone della California del Sud possano essere in pericolo. L’incendio di Palisades continua a crescere ed ora si teme che le colline perpendicolari all’Oceano non riescano a proteggere i quartieri di Encino, Brentwood e Bel Air, che oggi sono state dunque evacuate.
Intanto, il fumo e la nube rosse scatenata dagli incendi iniziano ad essere visibili anche dalla San Fernando Valley, ovvero un’area densamente abitata e industriale a nord di Los Angeles. Si teme intanto per la giornata di martedì, quando i venti torneranno a soffiare a circa 160 chilometri orari. La preoccupazione riguarda l’impossibilità di procedere allo spegnimento di questo incendio, in quanto di dimensioni ingenti e in grado di svilupparsi su più fronti contemporaneamente. Proprio per questo, sembrerebbe che i vigili del fuoco siano riusciti a domare solo l11% del rogo.
Almeno 16 morti e 180 mila sfollati
Gli incendi che circondano la città di Los Angeles continuano la loro avanzata, nonostante l’imponente dispiegamento di forze che ininterrottamente da tre giorni cerca di lottare contro quello che è ormai divenuto un inferno di fuoco. Dopo il passaggio delle fiamme, resta solo devastazione e il bilancio delle vittime della tragedia continua a salire. Al momento sono 16 le persone che hanno perso la vita, ma non è chiaro se questo numero sia destinato a salire. Cinque sono decedute nell’incendio di Palisades e 11 in quello di Eaton, vicino alla città di Altadena.
Ad aggravare la situazione, poi, sono le attività di sciacallaggio. Il sindaco di Los Angeles, Robert Luna, ha quindi annunciato un coprifuoco notturno che ha il duplice scopo di permettere ai soccorritori di continuare il loro lavoro e di evitare che malviventi si mettano a compiere nuove azioni. Sono numerose le case di cui approfittare, visto che al momento sono circa 180 mila le persone evacuate nella zona. “Stiamo iniziando a vedere gente che torna alle proprie case in quelle zone evacuate e il nostro messaggio è questo: restate fuori da quelle zone finché non sentirete dire ufficialmente dalle autorità che l’ordine è stato tolto“, ha dichiarato il sindaco di Pasadena, Victor Gordo.
Se il Wall Street Journal stima che i danni degli incendi potrebbero toccare i 50 miliardi di dollari, i calcoli di AccuWeather sembrano essere ben più catastrofici. Sembrerebbe infatti che le fiamme potrebbero provocare perdite economiche pari 150 miliardi di dollari.
Le cause del rogo senza fine
Gli incendi di Los Angeles si sono formati a causa di una serie di fattori concomitanti che hanno reso piuttosto semplice l’espansione delle fiamme. La mancanza di piogge, la conseguente aridità del terreno e i venti caldi che dal deserto puntano verso la costa, hanno portato alla creazione di incendi che in pochi minuti hanno raggiunto dimensioni ingestibili.
Inoltre i fortissimi venti di Santa Ana hanno reso impossibile ai Canadair e ad altri mezzi di soccorsi di salire in volo nel corso delle prime ore dei roghi, di fatto impedendo qualunque tipo di intervento. In aggiunta, come ha spiegato Michele Salis, dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Sassari, la tendenza degli americani a costruire case in legno e sempre più vicine alle aree boschive, aumenta considerevolmente le possibilità che si perda il controllo delle fiamme.
Proprio questi fattori hanno quindi permesso alle fiamme di propagarsi di quartiere in quartiere, mandando in fumo una parte di territorio grande quanto la città di San Francisco. Si tratta, infatti, di circa 117 chilometri quadrati rasi al suolo. La preoccupazione, al momento, riguarda le prossime ore. Il servizio meteorologico statunitense ha infatti confermato che presto i venti di Santa Ana si alzeranno nuovamente in intensità, rischiando quindi di aggravare ancora la situazione.
Los Angeles, il nuovo attacco di Trump
La tragica situazione ha spinto il presidente eletto degli Usa, Donald Trump, ad intervenire per dire la sua. Oltre alla vicinanza e alla solidarietà per le popolazione colpite dalla tragedia, il tycoon ha dichiarato che buona parte della responsabilità per questa tragedia deve essere imputata al governatore della California, il democratico Gavin Newsom.
“Gavin Newscum deve dimettersi. È tutta colpa sua!“, ha infatti scritto Trump sul suo social Truth, utilizzando al posto del cognome di Newsom un gioco di parole contenente un insulto. Secondo il presidente eletto, la colpa sarebbe del governatore, in quanto questo avrebbe ridotto l’accesso d’acqua alla sua città, provocando quindi l’aridità che a sua volta avrebbe dato vita al più grande e grave incendio che ha colpito la California e che si stima possa costare al Paese circa 50 miliardi di dollari.
Los Angeles, Biden annulla viaggio in Italia
La gravità dell’incendio in California, che continua a bruciare ettari di terreno ed a produrre sfollati, ha convinto il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ad annullare la visita di Stato in Italia prevista per sabato. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Papa Francesco non avranno, quindi, la possibilità di incontrare per l’ultima volta il presidente in carica degli Usa.
La situazione al momento è troppo tragica e il Capo dello Stato americano non può permettersi di lasciare il Paese, nella consapevolezza che l’emergenza in corso può durare ancora molti giorni. Sono ormai otto i roghi che stanno radendo al suolo ettari di terreno nelle vicinanze a Los Angeles e Pasadena. I venti fortissimi della tempesta Santa Ana, continuano ad alimentare le fiamme e a rendere i soccorsi quasi impossibili.
Nelle ultime ore sembra che le raffiche di vento si siano indebolite, ridando speranza che l’incendio possa essere domato. Il Pentagono ha quindi predisposto l’invio di aerei militari ed elicotteri per tenere sotto controllo gli incendi, che hanno già provocato 150mila sfollati e la distruzione di 4.289 ettari di terreno. Al momento, poi, sono centinaia le case rase al suolo, comprese quelle di alcuni vip, che hanno raccontato la loro esperienza anche attraverso i social. Le fiamme sono poi giunte a lambire il quartiere storico di Hollywood, dove è stata predisposta l’evacuazione dei residenti.
Secondo quanto riportano i media statunitensi, una delle vie principali di West Hollywood è totalmente distrutta dalle fiamme. Si tratta di Sunset Boulevard, una via stracolma di locali, che sarebbero stati rasi al suolo dalle fiamme che procedono ormai sempre più velocemente. Il Console generale d’Italia a Los Angeles, Raffaella Valentini, ha sostenuto che non vi sarebbero italiani tra i feriti degli incendi.
“Abbiamo notizie di nostri concittadini che hanno perso la casa, danneggiata o distrutta dalle fiamme, o che sono stati evacuati“, ha poi aggiunto, sottolineando che il Consolato d’Italia nella città è chiuso al pubblico ma resta operativo per gestire eventuali emergenze. Alcuni italiani, tornati oggi dalla California, hanno raccontato la devastazione in corso nella città degli angeli, sottolineando come al momento abbia assunto una conformazione “spettrale“.
Los Angeles, l’inizio dell’incubo
Il primo incendio, che ha poi provocato la tragica situazione è scoppiato ieri alle 19:30 italiane, le 10:30 ora locale, a Pacific Palisades, un’area residenziale molto ricca che si affaccia sull’Oceano a Ovest di Los Angeles. Poco dopo, un secondo rogo è divampato ad Altadena, nella contea orientale di Los Angeles. In poco tempo, la situazione in California è divenuta ingestibile e sui social hanno iniziato ad apparire le prime foto delle città ricoperte di fuoco e fumo e dei cittadini che fuggono alla ricerca di aria pulita.
Nelle prime ore della tragedia, stando a quanto affermato dal Dipartimento dei vigili del fuoco della contea della città californiana, l’incendio boschivo era allo “0% di contenimento“, a causa al “comportamento estremo” che ha mostrato e al continuo “mettere alla prova” il lavoro dei servizi di emergenza.
Nel corso dei soccorsi dell’incendio sono scoppiati anche altri due focolai nelle zone di Ealton fire, tra Altadena e Pasadena, divampati intorno alle 18.30 di martedì, che ha già bruciato quasi 900 ettari e nella San Fernando Valley, a Sulmar, dove sono andati bruciati oltre 10 mila edifici. Ovviamente, è stato attuato l’ordine di evacuazione nelle zone limitrofe, facendo salire il numero dei cittadini evacuati a 80 mila. Inoltre, l’incendio all’Ealton Fire ha costretto l’evacuazione anche del Jet Propulsion laboratory, un prestigioso centro di ricerca della Nasa.
Le autorità hanno immediatamente riconosciuto l’impossibilità di domare gli incendi entro la giornata, soprattutto perché i 1400 vigili del fuoco impegnati nei soccorsi si sono concentrati sul salvataggio di vite umane. “Ci preoccupiamo soprattutto di garantire che tutte le persone escano dalla zona perché la sicurezza è la cosa più importante e stiamo aiutando le persone a pianificare in modo che anche i loro animali domestici e il loro bestiame abbiano un rifugio sicuro“, ha spiegato il capo battaglione e responsabile dell’informazione pubblica dei vigili del fuoco della California, David Acuna, spiegando che non ci sono possibilità di contenimento dell’incendio a causa dei forti venti.
Purtroppo, anche come dichiarato dalla sindaca Karen Bass, “la situazione è in peggioramento” e si consiglia di restare al sicuro.
La città colpite dall’incendio hanno prontamente dichiarato lo stato d’emergenza, ponendo sotto ordine di evacuazione oltre 150 mila cittadini e 13 mila edifici minacciati dalle fiamme. Purtroppo, stando a quanto riportato da The Guardian, il Dipartimento forestale e della protezione antincendio della California ha comunicato come con il passare delle ore, l’incendio a Pacific Palisades abbia più che raddoppiato la sua estensione, passando da 1.262 acri nel pomeriggio a 2.921 acri, ossia 1200 ettari.
Mentre, il secondo rogo avrebbe già raggiunto un’estensione di circa 400 acri. Inoltre, si prevede che perdureranno fino all’alba ora locale, prime ore del pomeriggio in Italia, le forti raffiche di vento fino a 160 chilometri orarie che causeranno l’estensione dei roghi e non permetteranno a Canadair ed elicotteri di poter volare per spegnere le fiamme.
Motivo per cui, è stato deciso di ampliare anche la zona sottoposta ad ordine di evacuazione includendo maggiormente le comunità costiere della California come Topanga e Malibu.
I disagi dovuti al tragico incendio stanno già alimentando l’inferno che gli angelenos vivono da diverse ore e che sembra non migliorare. Infatti, nella contea di Los Angeles si contano almeno 200.000 utenze attualmente senza corrente elettrica. La Bbc ha, inoltre, riportato che alcuni distretti scolastici hanno anche annunciato le chiusure a causa dei forti venti e delle interruzioni di elettricità.
Fortunatamente, però, non mancano ad arrivare i sussidi economici. Il presidente Joe Biden, che ha dovuto cancellare il suo viaggio a Coachella, a est della metropoli californiana, previsto per inaugurare due monumenti nazionali, ha, infatti, deciso di offrire assistenza federale. Al contempo, l’agenzia per la protezione civile ha approvato fondi dedicati al supporto della “comunità colpita e aiutare a rimborsare la California per i costi della lotta antincendio“.
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