Un team di esperti scopre il gene responsabile dell’insonnia. Lo psicologo clinico: “Aiuterà a mettere a punto i trattamenti”
La ricerca sta facendo grandi passi avanti nel decodificare quali sono coinvolti nei disturbi del sonno. A identificare un nuovo percorso genomico è uno studio pubblicato sulla rivista “Science Advances” e finanziato dal National Institutes of Health, incentrato sul ruolo del gene Pig-Q, associato alla regolazione del sonno negli esseri umani, nei moscerini e nel pesce zebra.
Parola agli esperti
“Diversi studi sul genoma hanno identificato varianti genetiche associate al sonno negli esseri umani”, spiega Alex Keene, genetista e biologo evoluzionista della Texas A&M University, negli Stati Uniti, autore principale dello studio. “Tuttavia, convalidarli è stata una sfida enorme. Il nostro team – aggiunge – ha utilizzato un approccio chiamato mappatura da variante a gene, per prevedere i geni influenzati da ciascuna variante genetica negli esseri umani. Poi abbiamo analizzato l’effetto di questi geni nei moscerini della frutta”. I ricercatori hanno così scoperto che le mutazioni nel gene Pig-Q, hanno aumentato il sonno. Il terzo step è stato, quindi, testare la scoperta su un modello di vertebrato, il pesce zebra: “Abbiamo riscontrato un effetto simile. Pertanto, negli esseri umani, nelle mosche e nei pesci zebra, Pig-Q è associato alla regolazione del sonno”. “Comprendere come i geni regolano il sonno – conclude Philip Gehrman, secondo autore dello studio e professore associato di psicologia clinica in psichiatria all’Università della Pennsylvania – può aiutare a mettere a punto trattamenti per disturbi frequenti, come l’insonnia”.