Il leader russo accusa gli Stati Uniti e lascia intendere di essere disposto a fornire armi ai propri alleati
Nel suo lungo discorso alla conferenza sulla sicurezza svoltasi a Mosca, il presidente russo Vladimir Putin è tornato a ribadire la sua narrazione sull’invasione dell’Ucraina, arrivando ad asserire che l’operazione speciale sarebbe stata condotta addirittura in conformità con la Carta dell’Onu.
Le colpe degli Usa
Putin ha inoltre accusato gli Stati Uniti di trascinare il conflitto e di destabilizzare la situazione internazionale anche attuando mosse come la recente visita a Taiwan del presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi: «La situazione in Ucraina mostra che gli Stati Uniti stanno cercando di trascinare questo conflitto. E stanno agendo allo stesso modo alimentando potenziali conflitti in Asia». La visita di Nancy Pelosi è stata, per Putin una «sfacciata dimostrazione della mancanza di rispetto degli americani per la sovranità degli altri paesi e dei loro obblighi internazionali».
L’avvertimento agghiacciante al mondo
Nel corso dell’intervento avrebbe anche lanciato quello che per il “Daily Express” è un “avvertimento agghiacciante” al mondo: l’intenzione di fornire armi ai propri alleati. Proprio il giornale ricorda l’offerta del leader agli alleati dell’acquisizione dei più moderni tipi di sistemi d’arma: da quelle leggere ai veicoli corazzati, dall’artiglieria agli aerei da combattimento e ai droni. Scrive Matthew Dooley: “L’Occidente ha cercato a lungo di impedire a Paesi come l’Iran o la Corea del Nord di ottenere armi moderne e potenti. Tuttavia Putin ha chiarito che Mosca è pronta ad aiutare questi Stati. Se la Russia inizia a fornire o aumentare la vendita di armi ad alta tecnologia ad alcuni di questi Paesi ostili all’Occidente, ciò potrebbe essere visto come una provocazione”. Insomma, il tanto necessario per fare ulteriormente precipitare una crisi giunta ormai a livelli più che preoccupanti.