L’annuncio del ministro della Difesa russa: «Fine dell’operazione, l’ultimo gruppo di militanti si è arreso». In totale oltre duemila combattenti ucraini evacuati
Dopo settimane di assedio arriva l’annuncio di Mosca: «L’acciaieria di Mariupol è totalmente nelle nostre mani». Nuovo capitolo dell’assedio che ha coinvolto la Azovstal in Ucraina, dove i combattenti ucraini hanno combattuto per difendere la loro roccaforte dall’assedio dell’esercito di Putin.
Nelle ultime ore poi l’annuncio del ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, Seghei Shoigu, il quale ha comunicato al presidente Putin «la fine dell’operazione e la completa liberazione dell’acciaieria Azovstal di Mariupol dai militanti ucraini: l’ultimo gruppo di 531 militanti dell’Azovstal si e’ arreso». In totale sono 2.439 i combattenti che si sono arresi, secondo Mosca. Konashenkov ha aggiunto che il comandante del battaglione Azov, Denis Prokopenko, è stato portato via dall’acciaieria «con un veicolo blindato speciale verso i territori controllati dalla Russia perchè i residenti lo odiavano e volevano ucciderlo per le numerose atrocità commesse».