l’Ucraina guadagna terreno e raggiunge diversi villaggi nella regione però paga il prezzo umano di 3000 vittime. Mosca non teme il contrattacco. Zelensky: «Passi in avanti nel liberare le nostre terre»
La guerra in Ucraina è arrivata al 194simo giorno. Kiev resiste come continua a ripetere, quotidianamente, il presidente Volodymyr Zelensky e Mosca afferma che l’operazione speciale prosegue come da programma. L’attenzione di entrambi gli schieramenti, e non solo, ora è rivolta su Kherson, regione al sud dell’Ucraina dove Kiev ha iniziato la controffensiva una settimana fa.
La scelta dell’Ucraina, di combattere su Kherson per riprendersi parte del territorio finito sotto il controllo di Mosca porta esiti positivi per il paese invaso. Secondo fonti ucraine, infatti, i combattimenti nella regione degli ultimi giorni hanno portato le forze di Kiev a penetrare per almeno 11 chilometri nel terreno occupato dalle forze russe raggiungendo diversi villaggi, tra cui Andriivka, Sukhyi Stavok, Lozove, Kostromka e persino Vysokopyllia, a circa 60 chilometri di distanza dagli altri. Mosca, dall’altra parte, non conferma l’esito positivo per conto del nemico ma è dal 24 febbraio che Kiev e Mosca hanno versioni differenti su, praticamente, tutto.
L’Ucraina ritiene che la controffensiva stia dando i suoi frutti e afferma che l’attacco verso le località è stato condotto attraversando con dei pontoni il fiume Inhulets. I progressi, per ora, sono comunque ancora limitati e potrebbero rapidamente andare persi se Mosca decidesse di rispondere con più forza. Inoltre, questo contrattacco è costato, secondo indiscrezioni, 3000 vittime specialmente nella Guardia nazionale, schierata in prima linea nei combattimenti e seguita solo successivamente dalle truppe corazzate.
Una guerra sempre più di “posizione”. Zelensky: «Sono stati fatti passi avanti »
Per quanto riguarda il tema armi, l’impiego da parte degli ucraini di sistemi di lancio multiplo statunitensi Himars e di altro materiale bellico stanno mettendo in dubbio la schiacciante superiorità dell’artiglieria russa che per il momento è stata attenuata. Inoltre, gli scontri che stanno determinando il conflitto lo stanno portando sulla strada di una guerra di posizione. Questo è dovuto, ad esempio, all’utilizzo di droni che rendono difficile per i soldati di entrambi gli schieramenti esporsi troppo.
Il presidente dell’Ucraina Zelensky, ieri nel suo abituale video messaggio, ha spiegato che: «Sono stati fatti passi avanti nel liberare tutte le nostre terre», riferendosi alla controffensiva su Kherson. Gli occhi sono puntati su Kiev e lo saranno nei prossimi giorni per vedere se la controffensiva sia effettivamente in grado di cambiare gli equilibri della guerra. Tuttavia Mosca non sembra temere più di tanto il contrattacco.