Kanye West non potrà più mettere piede in Australia, è quanto comunicato dal Ministro degli Affari interni australiano, Tony Burke, all’Abc. Ha spiegato che questa decisione è stata presa in seguito alle sue ideologie antisemite che mai ha nascosto e che ha fatto venire fuori anche attraverso una canzone.
“Se qualcuno pubblica una canzone e promuove idee vicine al nazismo, non c’è motivo per cui debba essere accolto in Australia“, ha spiegato il ministro. Stando al Migration Act se la persona in questione assume comportamenti che non rispettano determinate regole e normative, anche a livello sociale, il suo visto può essere revocato. Ma, sempre secondo la stessa legge, ogni volta che il richiedente prova a riavere un visto la pratica va riesaminata.
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Kanye West: la canzone antisemita ha fatto infuriare gli australiani
“West viene in Australia da molto tempo… e ha fatto molti commenti offensivi. Ma i miei funzionari hanno riconsiderato la questione quando ha pubblicato la canzone Heil Hitler e ora non ha più un visto valido in Australia”, ha spiegato all’Abc Burke.
Questo brano è uscito lo scorso 8 maggio, in occasione dell’80° anniversario della sconfitta della Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. All’interno del testo c’è anche un audio di Hitler, preso da un documento del 1935. Il brano inizialmente ha ottenuto milioni di visualizzazioni ma poi le varie piattaforme lo hanno bannato perché non rispettava le linee guida riguardo ai contenuti d’odio. All’interno del video si vedono delle persone, vestite con pelle di animale, che fanno il saluto nazista.
Kanye West: il dietrofront non basta
Kanye West ha provato a fare dietrofront, dicendo che, dopo la canzone Heil Hitler, ha chiuso con l’antisemitismo. Successivamente ha modificato il brano, facendolo diventare cristiano, dal titolo Hallelujah, ma ormai era troppo tardi.
Dunque per ora West non potrà mettere più piede in Australia, almeno che la sua causa non venga riesaminata.
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