Kamala Harris e i democratici per le elezioni presidenziali considerano di fondamentale importanza la sensibilità femminile, portando avanti il tema dell’aborto e costruendo una narrativa sulla possibilità di avere la prima presidente donna e nera degli Usa.
Tra i sostenitori maggiori di Harris spiccano tre nomi di donne che daranno certamente un grandissimo aiuto alla sua candidatura, le quali hanno parlato nella Convention democratica di Chicago: Hillary Clinton, Michelle Obama e Oprah Winfrey.
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D’altronde un sondaggio Economist/YouGov nella seconda giornata della Convention di Chicago mostra che nell’elettorato femminile Harris è in vantaggio su Trump di 13 punti.
Kamala Harris: le parole di Hillary, Michelle e Oprah
Hillary Clinton, segretaria di Stato sotto la presidenza di Obama e moglie dell’ex presidente degli Usa Bill Clinton, è stata la prima donna a conquistare nel 2016 la nomination di uno dei due partiti maggiori. Poi la vittoria è andata a Trump, ma comunque nel discorso che ha fatto durante la convention di Chicago per sostenere Harris si sente la rivendicazione per aver avuto un ruolo apripista, insieme a una sincera voglia di vedere Harris vincere, senza alcun rimpianto per non essere stata lei la prima presidente donna degli Usa.
Michelle Obama, moglie dell’ex presidente Usa Barack Obama, fa un discorso che incanta tutti contro il candidato repubblicano Donald Trump e a favore di Harris: “Trump ha fatto tutto quanto era in suo potere per fare in modo che la gente avesse paura di noi due. La sua visione limitata e ristretta del mondo lo faceva sentire minacciato dall’esistenza di due persone che lavoravano duramente, altamente istruite e di successo e che per caso erano nere. Chi glielo spiega che il lavoro al quale ambisce è proprio un lavoro da neri?”. L’ex first lady si riferisce a una battuta di Trump sugli immigrati che tolgono agli afroamericani “i lavori da neri”.
Anche Oprah Winfrey, che secondo il Time è la donna più influente al mondo, è intervenuta nella Convention per sostenere la candidata democratica, puntando soprattutto a coloro che non sono convinti, gli “indipendentisti e indecisi”. Winfrey dice: “Molto presto insegneremo ai nostri figli come la figlia di una madre indiana e di un padre giamaicano, due immigrati idealisti e pieni di energia, due immigrati, come questa ragazza sia riuscita a diventare il 47 presidente degli Usa. Questo è il meglio dell’America”.
L’importanza di Winfrey si può spiegare ricordando che il suo endorsement a Obama fu uno dei punti decisivi della sua elezione nel 2008. Cosciente di ciò, la campagna di Trump ha postato sui social una lettera del 2000 in cui Winfrey scriveva che il tycoon sarebbe stato un buon presidente, in un’epoca molto lontana in cui lo stesso Trump era amico dei Clinton.
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