Istanbul, pubblicano vignetta su Maometto: assaltata sede rivista satirica, arrestato autore

Secondo quanto si apprende dagli ultimi aggiornamenti sul caso, sembra che il procuratore capo di Istanbul abbia ordinato l'arresto di quattro redattori della testata. L'autore della vignetta si trova invece già in carcere, come assicurato dal ministro degli Interni turco

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Una vignetta su Maometto e una redazione di una rivista satirica assaltata da alcuni islamisti. Gli eventi che in queste ore si stanno verificando a Istanbul, in Turchia, riportano alla mente le tragiche immagini di 10 anni fa, quando la redazione della testata francese Charlie Hebdo venne attaccata brutalmente da Al Qaeda che uccise ben 12 persone. Un episodio piuttosto simile ha quindi interessato il giornale satirico Leman, con sede a Instnabul, dove si sono verificate le violenze.

A scatenare il caso è stata la pubblicazione da parte di un autore che si è firmato D.P. di una vignetta satirica ritraente Maometto, figura sacra per l’Islam. Una dura ondata di critiche social ha investito la testata, che si è trovata a temere per la propria incolumità. La vignetta, pubblicata nel numero del 26 giugno, rappresenta Maometto e Mosè sospesi nell’aria tra una pioggia di proiettili e bombe, sullo sfondo di una città in fiamme. Maometto saluta Mosè con un tipico saluto musulmano e Mosè risponde con un saluto in ebraico mentre si stringono la mano.

Istanbul, gli attacchi alla rivista Leman

Oggi è quindi arrivato il primo attacco. La sede della testata è stata presa d’assalto da un gruppo di persone. Secondo i media locali, si tratterebbe di islamisti che hanno tentato di forzare la porta dell’edificio, rompendo le finestre con pietre e bastoni, prima di essere fermati dalla polizia.

Poco dopo è giunto l’annuncio del ministro dell’Interno turco, Ali Yerlikaya, che ha annunciato l’arresto del presunto autore della vignetta. Il ministro ha condiviso sui social il video dell’arresto, in cui si vede un uomo che viene ammanettato mentre è schiacciato su una scalinata. “Condanno ancora una volta coloro che cercano di seminare discordia facendo caricature del nostro Profeta“, ha scritto Yerlikaya, per poi aggiungere: “Lo ripeto ancora una volta: queste persone senza vergogna saranno ritenute responsabili davanti alla legge“.

La politica ungherese ha infatti duramente criticato la pubblicazione della vignetta. Il ministro turco della Giustizia, Ylmaz Tunc, aveva scritto su X che la mancanza di rispetto per le convinzioni altrui non è accettabile“. Quest’ultimo aveva poi annunciato l’apertura di un’inchiesta contro la rivista. La Procura generale di Istanbul ha infatti avviato un’indagine giudiziaria per il reato di “offesa pubblica ai valori religiosi“, ai sensi dell’articolo 216 del codice penale turco.

Secondo quanto si apprende dagli ultimi aggiornamenti sul caso, sembra che il procuratore capo di Istanbul abbia ordinato l’arresto di quattro redattori della testata. Al momento non si hanno notizie ufficiali sulle identità di queste persone, né è chiaro se associazioni o partiti di opposizione si siano mobilitati in riferimento all’accaduto.

++Articolo in aggiornamento++

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