La tensione in Medio Oriente si fa sempre più alta e con essa cresce la consapevolezza della necessità di un intervento per evitare un’escalation del conflitto. All’alba di oggi, dal Libano sono state lanciate decine di razzi con l’obiettivo di colpire Israele. Un’offensiva che si presume sia la risposta degli ultimi attacchi dello Stato ebraico contro Hezbollah, che avrebbero provocato dei feriti tra i civili, così come all’uccisione del capo di Hamas, Ismail Haniyeh.
I governi occidentali iniziano a temere la situazione e l’invito ai connazionali a non recarsi nel Paese, così come l’esortazione ai residenti a lasciare il territorio, dimostrano come la vicenda potrebbe prendere da un momento all’altro una piega amara. L’Iran ha fatto sapere sabato di aspettarsi che Hezbollah colpisca più profondamente all’interno di Israele e non sia più confinato in obiettivi militari.
Leggi Anche
Intanto gli Usa hanno deciso di prepararsi al peggio, rafforzando la propria presenza militare in Medio Oriente. L’obiettivo è quello di difendere i propri connazionali così come i civili innocenti che popolano queste zone ad alta tensione.
La prima risposta di Israele
L’esercito israeliano ha confermato di aver intercettato circa 30 razzi provenienti dal Libano, evitando che questi potessero colpire i loro obiettivi. Uno di essi è caduto nella zona di Beit Hillel, nel nord del Paese, e altri in zone aperte e disabitate. Non sono state registrate vittime o feriti collegati agli attacchi. L’Idf ha poi aggiunto che il lanciatore di Hezbollah è stato individuato e neutralizzato per evitare che potesse continuare la sua opera.
Proprio per evitare ulteriori offensive, sembrerebbe che Israele abbia attaccato la zona di Odaiseh, molto vicina al confine. L’Idf ha giustificato l’attacco sostenendo che fosse necessario ad “eliminare le minacce“, senza però dare ulteriori spiegazioni. Le autorità israeliane hanno esortato i residenti dell’Alta Galilea a rimanere vicino ai rifugi a seguito di una valutazione della situazione, come hanno confermato le stesse Idf.
Fonti degli Usa e di Israele hanno infatti confermato che si prevede un attacco iraniano per il prossimo lunedì. L’ipotesi dell’escalation dunque preoccupa sempre di più e il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha invitato il segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia, a compiere un primo passo formale per trasmettere all’ambasciatore iraniano a Roma, Mohammed Reza Sabouri, un invito dell’Italia a contribuire a interrompere le offensive che potrebbero comportare l’inizio di uno scontro di dimensioni maggiori e ovviamente più pericoloso.
© Riproduzione riservata