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Gaza torna nel mirino israeliano: l’Idf ordina nuova evacuazione nella Striscia

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Mentre il nemico iraniano celebra i funerali per i 60 “martiri” della guerra dei “12 giorni”, Israele prosegue intanto la campagna di terra sulla Striscia di Gaza contro l’altro nemico, forse il preferito: Hamas. Ma, l’Iran permane nei pensieri di Tel Aviv perché potrebbe esserci “la possibilità che danneggiare Teheran possa far avanzare i nostri obiettivi a Gaza“, spiega il capo di stato maggiore dell’Idf, Ayal Zamir delineando l’attuale scenario militare.

Idf emette ordine di evacuazione per centro di Gaza

Il portavoce dell’Idf, il colonnello Avichai Edrei, ha emesso in arabo un avviso di evacuazione ai residenti della Striscia di Gaza centrale dopo quello ordinato a mezzanotte in vista dell’attività dell’esercito nell’area: “L’Idf sta agendo con forza nella vostra zona per distruggere le capacità delle organizzazioni terroristiche“. Edrei ha chiarito che l’ordine è stato emesso per salvaguardare le vite dei cittadini, “per la vostra sicurezza, girate immediatamente a sud verso l’area di Al-Mawasi e non tornate nelle zone di combattimento pericolose“.

I raid israeliani

E i primi bilanci che iniziano ad arrivare parlano di almeno quattro palestinesi rimasti uccisi e altri sei rimasti feriti in un attacco israeliano condotto verso alcune tende di profughi ad Al-Mawasi, l’area costiera nei pressi di Khan Younis. Mentre, sarebbero almeno 14, le persone decedute negli attacchi israeliani su Gaza dall’alba. In base a quanto riferito da Al Jazeera, che cita fonti ospedaliere della Striscia, almeno otto persone sono state uccise nella zona di as-Saftawi, nel nord di Gaza, in un attacco aereo israeliano contro la scuola Osama bin Zaid, dove molti sfollati avevano trovato rifugio. Tra le vittime, infatti, ci sarebbero anche due bambini e una donna.

Nel complesso, secondo gli ultimi aggiornamenti dei media locali, le vittime nei raid israeliani salgono a 49. Si tratta degli attacchi risalenti allo scorso 26 giugno, condotti nei pressi dello Stadio Palestinese di Gaza city, che ospitava gli sfollati.

Nel mattino però, i sistemi di difesa aerea si sono attivati per intercettare la minaccia del lancio di un missile dallo Yemen che l’Israeli Defense Forces hanno identificato e che è stata abbattuta. La notizia comunicata dall’Esercito israeliano sul proprio canale Telegram, arrivava con lo sfondo delle sirene che suonavano in diverse aree del Paese.

A stretto giro, i ribelli Houthi in Yemen, alleati dell’Iran, hanno rivendicato il lancio del missile balistico
in risposta ai “crimini” israeliani contro la popolazione palestinese a Gaza. L’esercito israeliano ha confermato il lancio e ha dichiarato che “il missile è stato intercettato con successo”. In una dichiarazione, il portavoce militare dei ribelli, Yahya Saree, ha affermato che gli Houthi hanno “lanciato un missile balistico contro un obiettivo sensibile del nemico israeliano a Beersheba, a sostegno del popolo palestinese oppresso“.

Israele-Hamas, negoziati in vista?

Intanto, risuona la voce del presidente Usa, Donald Trump, che afferma con un certo aplomb, come un’intesa per il cessate il fuoco a Gaza sarebbe “vicina” e potrebbe arrivare “entro la prossima settimana“. Gli Stati Uniti stanno, infatti, cercando di organizzare nuovi colloqui tra Israele e Hamas a Doha e “a giorni” presenteranno un piano di pace. “I mediatori“, Usa, Egitto e Qatar, come riferito da fonti egiziane ad Al Arabiya, “hanno chiesto una finestra per un cessate il fuoco“.

E così, si prevede che Egitto e Qatar possano riprendere i contatti diplomatici con l’organizzazione militare palestinese islamista, che terrebbe prigionieri a Gaza circa venti ostaggi israeliani ancora in vita, e che Washington “presenti a giorni il loro piano per finire la guerra“. La richiesta dei mediatori, come riportano lefonti, di un cessate il fuoco di due settimane è nell’ottica di consentire l’accesso agli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, senza complicazioni.

Un momento, quindi, al quanto delicato che si gioca tutto sul cessate il fuoco di questa settimana con l’Iran. Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar spiega che i mediatori stanno intraprendendo un. iter di collaborazione con Israele e Hamas proprio per sfruttare lo slancio del rilassamento delle tensioni con Teheran e lavorare per una tregua nella Striscia di Gaza. “Se non sfruttiamo questa finestra di opportunità e questo slancio, sarà un’opportunità persa, come già accaduto di recente. Non vogliamo che accada di nuovo“, ha puntualizzato Majed al-Ansari in un’intervista rilasciata all’Afp.

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