Sono stati lanciati nelle ultime ore 70 missili russi sul territorio ucraino. L’Aiea riferisce di potenti esplosioni vicino la centrale nucleare ma Mosca nega: “È una provocazione”
La pioggia di missili russi sull’Ucraina continua senza sosta a tormentare la resistenza di Kiev. Ieri le forze russe hanno lanciato un totale di 70 missili nel corso di 44 attacchi aerei. A renderlo noto lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev che ha pubblicato il rapporto quotidiano sull’andamento del conflitto su Facebook, come riporta l’agenzia Ukrinform.
Nel rapporto si legge: “Nell’ultima giornata il nemico ha lanciato 44 attacchi aerei, di cui 18 con l’uso di droni Shahed-136. Tutti i droni Kamikaze sono stati abbattuti. Il nemico ha lanciato 70 missili, 47 dei quali sono stati distrutti e ha effettuato 125 attacchi con lanciarazzi multipli. Purtroppo, a seguito degli attacchi nemici, sono stati uccisi civili e distrutti obiettivi civili”.
Aiea avvisa su forti esplosioni vicino la centrale Zaporizhzhia ma Mosca nega: “È una provocazione”
L’agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) segnala potenti esplosioni vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dalle forze russe durante il massiccio attacco missilistico che ieri ha colpito l’Ucraina. Come riporta il Guardian a renderlo noto è stato il direttore generale dell’agenzia dell’Onu Rafael Grossi. Ma la smentita da parte di Mosca non tarda ad arrivare. Infatti, il consigliere dell’agenzia russa, Renat Karchaa, che gestisce le centrale nucleari del Paese ha affermato che le affermazioni di Grossi sono infondate, definendo l’accusa sulla centrale nucleare una “provocazione”.
I bombardamenti russi sono caduti anche sul Donetsk uccidendo sei civili mentre nove sono rimasti feriti. A renderlo noto il capo dell’Amministrazione militare regionale, Pavlo Kirylenko, che sul canale Telegram ha dichiarato: “Il 26 gennaio i russi hanno ucciso sei residenti nella regione di Donetsk: due a Ocheretyny, due a Bogoyavlenka, uno ad Avdiivka e uno a Paraskoviivka – ha aggiunto – Altre nove persone sono rimaste ferite”. Intanto a Odessa sono state colpite due infrastrutture energetiche e anche la capitale è in blackout con notevoli disagi.
Il Cremlino attacca l’Occidente: “È in guerra contro di noi”
Mosca, intanto, combatte sull’Ucraina una guerra contro l’intero Occidente affermando che è proprio l’Occidente ad aver dichiarato guerra alla Russia. Probabilmente, Vladimir Putin, il presidente della Russia che sta guidando l’aggressione sull’Ucraina ha scambiato l’aiuto che i diversi paesi forniscono al paese aggredito per minaccia, senza soffermarsi sul fatto che il 24 febbraio 2022 ha dato lui stesso l’ordine all’esercito russo di oltrepassare le porte ucraine con l’obiettivo di strappare a Kiev la sovranità territoriale con una violenta guerra.
La Germania, ad esempio, ha in mente di consegnare i carri armati Leopard all’Ucraina tra fine marzo e inizio aprile. Altri Leopard sono in arrivo dalla Polonia entro poche settimane. Anche l’Italia continua a sostenere l’Ucraina militarmente denunciando con convinzione l’operato da parte di Mosca. Mentre la democrazia resiste insieme alla resistenza del popolo ucraino a difendere ciò che è proprio la Russia continua ad urlare: L’Occidente è in guerra contro di noi.
