Hamas, fatti circolare in rete oltre 300 video

L’analisi di NewsGuard riporta i dati della strategia comunicativa del braccio armato. Le piattaforme social prendono provvedimenti severi contro la violenza delle immagini pubblicate

Redazione
3 Min di lettura

Soldati in pozze di sangue, soldati israeliani trascinati per strada, cadaveri. Sono queste le terribili immagini immortalate negli oltre 300 video celebrativi delle brigate al-Qassam, lasciati circolare in rete dallo stesso braccio armato di Hamas.

I video sono iniziati a circolare su Telegram, il quale secondo l’analisi svolta dal NewsGuard, sarebbe utilizzato dal gruppo come principale mezzo di comunicazione. Successivamente però le cruenti immagini si sono rapidamente diffuse anche sui canali di proprietà di Meta, da Facebook a Instagram sino a X, nonostante violino la policy di questi social.

337 post e oltre 3,61 milioni di visualizzazioni, i dati riportati da NewsGuard

Secondo quanto riportato da Newsguard sarebbero 337 i video pubblicati tra il 7 e il 20 ottobre dal braccio di Hamas su TikTok, Facebook e X, i quali complessivamente hanno raggiunto oltre 3,61 milioni di visualizzazioni. I contenuti, tutti a sostegno di Hamas, sono accompagnati dai video pubblicati su Telegram e da icone e loghi dell’organizzazione.

I video individuati da NewsGuard mostrano scene di vero e proprio terrore, militanti che calpestano il volto di un soldato israeliano o combattenti muniti di fucile che spingono un passeggino all’interno di una casa israeliana saccheggiata e ancora militanti che prendono a calci un cadavere in una pozza di sangue. Ciononostante però, nessun video riporta le avvertenze sulla presenza di scene violente presenti in tutte le piattaforme social.

I provvedimenti di Meta contro i video di Hamas

Nonostante i dati riportati da NewsGuard siano stati raccolti sino al 20 ottobre, già nei giorni precedenti i social di proprietà Meta hanno rilasciato dei comunicati stampa in cui prendono provvedimenti contro i contenuti divulgati da Hamas.

In un comunicato del 13 ottobre Meta dichiara “Hamas è bandito dalle nostre piattaforme e rimuoviamo i contenuti che ne tessono le lodi e lo supportano in modo sostanziale quando ne veniamo a conoscenza”. E ancora in un’altra nota rilasciata il 14 ottobre dalla piattaforma TikTok si legge che essa ha adottato una tolleranza zero per i contenuti che inneggiano a organizzazioni e individui violenti”.

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