Il premier nel suo intervento al Consiglio europeo: «Il rischio di una catastrofe alimentare è reale»
«E’ essenziale che Putin non vinca questa guerra. Dobbiamo però tenere aperta la finestra del dialogo, anche perché il rischio di una catastrofe alimentare è reale». Sono alcuni passaggi dell’intervento del premier Mario Draghi all’ultimo vertice del Consiglio Europeo, quello che ha visto i Paesi arrivare all’accordo sul sesto pacchetto di sanzioni.
Draghi è intervenuto dopo che, pochi minuti prima del via al summit, ha tenuto un incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron. «E’ essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli. Sono scettico dell’utilità di queste telefonate, ma ci sono ragioni per farle. Queste conversazioni dimostrano che è Putin a non volere la pace. Il confronto con Putin è necessario per risolvere il problema del grano, della sicurezza alimentare. Il rischio di una catastrofe alimentare è reale: e se non ci sarà una soluzione, dovrà essere chiaro che la colpa è di Putin».
L’ipotesi di corridoi navali
Una delle soluzioni sul tavolo è quella di sminare i porti, avviando un’operazione di bonifica in sicurezza, con corridoi navali per il trasporto dei raccolti. «L’Onu può giocare un ruolo importante per risolvere la crisi alimentare, ma abbiamo il dovere di chiederci come possiamo aiutare. Dobbiamo accelerare, se non lo facciamo rischiamo di arrivare tardi», avverte il premier.