La prima tornata di negoziati diretti tra Hamas e Israele iniziata alla vigilia del secondo anniversario del 7 ottobre, è stata “positiva“. E il presidente a stelle e strisce, Donald Trump, non resiste a non esprimersi in modo ancor più positivo lanciando uno dei suoi soliti moniti: “Una volta che l’accordo su Gaza sarà raggiunto, faremo tutto il possibile per assicurarci che tutti rispettino l’accordo“.
E così a margine di un punto stampa nello Studio Ovale con il premier canadese Mark Carney, il tycoon è convinto che esista una “reale possibilità” di un’intesa concreta che risolva una volta per tutte la devastante crisi umanitaria e violentissimo conflitto ed ora più che mai, “abbiamo una reale possibilità di farcela“.
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Intanto, l’inquilino della Casa Bianca chiarisce che i negoziatori statunitensi stanno partecipando ai colloqui indiretti tra negoziatori di Hamas e Israele. Insomma, per Trump è tutto pronto, servito su un vassoio d’argento e in attesa di essere consumato dalle rispettive parti.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha incontrato il suo influente genero, Jared Kushner, e l’inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, prima della partenza di quest’ultimi due per l’Egitto, dove si uniranno ai colloqui su Gaza. E secondo quanto riferito da Axios, Witkoff e Kushner hanno fatto il punto sulle trattative in corso a Sharm el-Sheikh nel corso di una riunione allargata anche al vice presidente, Jd Vance, al segretario di Stato americano, Marco Rubio, e al capo di gabinetto, Susie Wiles.
E proprio a margine dei negoziati che hanno gli occhi del mondo puntati su loro, un alto funzionario egiziano, che ha parlato in condizione di mantenere l’anonimato, coinvolto nelle trattative sul cessate il fuoco ha riferito che Hamas avrebbe chiesto infatti garanzie che Israele non tornerà in guerra dopo il rilascio dei restanti 48 ostaggi che furono sequestrati nell’attacco del 7 ottobre 2023, 20 dei quali tel Aviv ritiene siano ancora vivi.
Sembra inoltre, secondo quanto rende noto l’agenzia statale Anadolu, che si aggiungerà un altro ospite al tavolo delle negoziazioni. Si tratterebbe di una delegazione turca, guidata dal capo dei servizi segreti (MIT) Ibrahim Kalin. E da domani, quindi, parteciperà ai negoziati per un accordo per porre fine alla guerra a Gaza. La stessa agenzia, citando fonti militare, riferisce anche che il direttore del Mit avrebbe avuto colloqui bilaterali con funzionari statunitensi, egiziani, qatarioti e di Hamas prima dei negoziati.
Dall’emittente televisiva qatariota Al-Arabi, si fa sapere invece che il primo ministro del Qatar, he ricopre anche la carica di Ministro degli Esteri, Mohammed Al-Thani, parteciperà ai negoziati per l’accordo in Egitto domani mattina.
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