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Gaza, trovato in un tunnel il corpo di Mohammed Sinwar

Il corpo dell'alto comandante di Hamas è stato ritrovato senza vita in un tunnel, assieme a quello di altri collaboratori e del comandante delle brigate Rafah, Mohammad Shabana. Sinwar era il fratello minore di Yahya Sinwar, ucciso a ottobre dall'Idf

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Arriva la conferma: Mohammed Sinwar è stato ucciso a Gaza dall’esercito israeliano. Secondo le fonti riportate da Al Arabiya, il corpo è stato ritrovato, assieme a quello di altri 10 collaboratori, all’interno di un tunnel nel sud della Striscia, a Khan Younis, dove è stato ucciso in un raid di alcuni giorni fa.

L’Idf aveva preso di mira la zona, in particolare quella nei pressi dell’ospedale europeo di Khan Younis, bombardandola nel pomeriggio del 13 maggio, uccidendo almeno 16 persone e ferendone 70. Allora nessuna notizia però era stata data della morte del leader di Hamas che, secondo quanto dichiarato dallo Stato ebraico, doveva essere uno degli obiettivi principali di quell’attacco brutale.

Chi era Mohammed Sinwar

Mohammed Sinwar era diventato leader di Hamas dopo l’uccisione di suo fratello Yahya Sinwar, avvenuta il 16 ottobre del 2024, poco più di un anno dopo il 7 ottobre, di cui era stato “la mente”.

Mohammed aveva già acquisito una posizione militare di spicco a partire da luglio scorso, divenendo capo della brigata Khan Younis dopo l’uccisione del principale comandante militare di Hamas, Mohammed Deif. Al momento della morte del fratello maggiore Yahya, Mohammed Sinwar è divenuto de facto il nuovo leader dell’organizzazione.

La notizia del ritrovamento del corpo senza vita del comandante di Hamas è stata riportata anche dal canale saudita Al-Hadath, che ha anche confermato che fra le altre 10 salme è stata ritrovata anche quella di Mohammad Shabana, comandante della Brigata Rafah.

Gaza, oggi 33 morti in raid israeliano

Prosegue intanto l’offensiva israeliana, che continua a mietere decine di vittime ogni giorno. Solo negli ultimi due, con l’avvio dell’operazione “Carri di Gedeone”, più di 200 persone sono state assassinate, in un inasprimento di quella che che l’Alto Commissario Onu per i diritti umani Volker Turk non ha esitato a definire “pulizia etnica” del popolo palestinese.

Nella mattinata di oggi 33 persone sono state uccise nei raid che si sono abbattuti sulla Striscia. Più della metà delle vittime, secondo quanto riportato dalla protezione civile palestinese, erano bambini. Nel sud del territorio, ad Al-Mawasi, altre 22 persone sono state colpite a morte da un bombardamento israeliano su una tendopoli per sfollati.

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