Sono circa 100 i morti nell’offensiva israeliana che nella notte ha colpito una scuola della Striscia di Gaza, scatenando il caos a poche ore dall’annuncio di una possibile negoziazione per il cessate il fuoco. Il 15 agosto una delegazione di Israele incontrerà i negoziatori di Usa, Egitto e Qatar per trattare sulla possibilità di attuare il piano in tre fasi preparato dagli Stati Uniti per giungere alla pace in Medio Oriente. Un accordo che finalmente poteva porre fine alla disperazione dei territori colpiti dalla guerra e dare tregua a un Occidente che teme l’escalation ormai da mesi.
L’attacco di Israele, però, potrebbe cambiare tutti gli assetti del conflitto. Hamas ha infatti affermato che l’offensiva dello Stato ebraico rappresenta una “pericolosa escalation“, come riporta l’agenza di difesa civile di Gaza gestita dall’organizzazione. Per ora non ci sono notizie riguardanti i negoziati e non è chiaro quindi se questa ultima novità possa in qualche modo modificare gli accordi presi ieri.
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Per il momento resta la rabbia per un attacco che ha colpito il cuore della Striscia di Gaza. Una scuola che in passato era già divenuta l’obiettivo delle bombe e che ancora un volta ha ricordato ai bambini palestinesi che il dolore e la paura sono sempre presenti in guerra, anche per bambini innocenti la cui unica colpa è essere nati nella parte di mondo sbagliata. Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha avuto un colloquio con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, in cui ha sostenuto che “un’escalation non è nell’interesse di nessuna parte e ha riaffermato l’impegno ferreo degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele“.
Gaza, per l’Idf la scuola è un covo di Hamas
Lo Stato ebraico ha dichiarato che l’attacco alla scuola di Al-Tabai’een nell’area di Al-Sahaba a Gaza City era necessario ad eleminare alcuni membri di Hamas presenti nella struttura, utilizzata come covo dell’organizzazione terroristica. In una nota diffusa su Telegram, l’esercito israeliano ha confermato che l’aeronautica “ha colpito con precisione i terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di controllo e comando nella scuola, che viene utilizzato come nascondiglio dei terroristi e comandanti di Hamas“.
Secondo quando dichiarato dall’Idf, in questo centro “venivano pianificati numerosi attacchi contro i militati israeliani e lo Stato di Israele“. La scuola è però situata accanto alla moschera Darai Tuffah, utilizzata come rifugio dai residenti di Gaza City. Così la terribile strage palestinese ha seguito il suo corso. Le immagini e i racconti di coloro che sono sopravvissuti sono terrificanti, quanto solo i racconti di una zona di guerra possono essere.
Il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, ha dichiarato all’Afp cehe ciò che si è verificato nella notte è un “massacro atroce“, che lascerà segnata la storia di Gaza per i prossimi decenni. Un attacco indiscriminato che non ha tenuto conto dei bambini presenti, preferendo la loro morte in cambio di una vendetta contro Hamas.
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