Francia: portavoce del governo Prisca Thévenot aggredita con un monopattino

Persino la nazione culla della democrazia occidentale può mostrare segni di cendimento di fronte al vigore del dibattito politico, arrivando a episodi estremamente gravi. La portavoce del governo francese è stata aggredita con calci, pugni e monopattini volanti, e nonostante questo, ha affermato che non si farà intimidire e andrà avanti con la campagna elettorale del suo partito

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Un episodio di estrema violenza ha scosso la campagna elettorale francese nella serata di ieri, quando la portavoce del governo, Prisca Thévenot, e una sua vice sono state aggredite durante un’attività elettorale. Quattro persone sono state fermate in relazione all’incidente, che si è verificato a Meudon, vicino Parigi, mentre Thévenot e il suo team affiggevano manifesti elettorali.

La dinamica dell’aggressione a Thévenot

Secondo quanto riportato da France Presse, Prisca Thévenot, rappresentante del partito macroniano Renaissance, era impegnata in un sopralluogo per l’affissione di manifesti elettorali in vista del secondo turno delle elezioni legislative anticipate, previsto tra quattro giorni. Durante l’attività, un gruppo di circa venti aggressori ha lanciato calci, pugni e persino monopattini contro la portavoce e il suo team. La violenza dell’attacco ha sorpreso Thévenot e i suoi collaboratori, che certamente non si aspettavano un’aggressione così brutale in piena campagna elettorale.

Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente, permettendo a Prisca Thévenot di sporgere denuncia. Grazie alla rapida risposta delle autorità, quattro persone sospettate di essere coinvolte nell’aggressione sono state fermate. Fonti vicine alla portavoce hanno confermato che Thévenot non ha riportato ferite, mentre la sua collaboratrice, Virginie Lanlo, è rimasta ferita a un braccio. Nonostante l’accaduto, Thévenot ha dichiarato che continuerà la sua campagna elettorale come previsto fino a venerdì sera.

Il sostegno del presidente Macron

L’aggressione ha scatenato un’ondata di solidarietà e condanna da parte del mondo politico e dell’opinione pubblica. Messaggi di sostegno sono arrivati da tutto il partito Renaissance e dal premier Gabriel Attal, che ha espresso la sua indignazione sui social media. “Questa sera una candidata, Prisca Thévenot, e alcuni membri della sua equipe elettorale sono stati aggrediti da quattro persone a Meudon mentre affiggevano manifesti elettorali. La violenza e l’intimidazione non hanno posto nella nostra democrazia. Non hanno posto nella nostra Repubblica. Esprimo la mia totale solidarietà alla candidata e alla sua equipe”, ha scritto Attal su X (ex Twitter).

Il presidente Emmanuel Macron ha anche condannato l’attacco, sottolineando la necessità di proteggere i valori democratici e garantire la sicurezza dei candidati e del personale elettorale. “La democrazia non può essere minacciata dalla violenza. Ogni cittadino deve poter partecipare liberamente e senza timore al processo elettorale”, ha dichiarato Macron in un comunicato ufficiale.

Emmanuel Macron
Emmanuel Macron

Secondo alcuni analisti, l’aggressione a Prisca Thévenot riflette un clima di frustrazione e rabbia crescente tra alcune frange della popolazione, alimentato da problemi economici e sociali. Le tensioni politiche si sono intensificate in vista delle elezioni legislative anticipate, che vedono confrontarsi in maniera sempre più accesa il partito di Macron con partiti di destra ed estrema destra, in particolare Ressemblement National di Marine Le Pen.

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