La Francia è arrivata alla conclusione di 48 ore di fuoco. Il primo ministro dimissionario, Sebastien Lecornu, ha tenuto questa mattina una “breve e metodica conferenza stampa al termine delle consultazioni” con i partiti del governo francese. Il premier si è dimesso lo scorso lunedì, chiarendo che all’interno dell’Assemblea costituzionale non erano più presenti le condizioni per il proseguimento del suo mandato. Il 9 settembre, il presidente francese Emmanuel Macron aveva nominato il fedelissimo Lecornu, affidandogli la ripresa del Paese a seguito delle manifestazioni contro il governo Bayrou.
Lecornu ha però fallito nel suo proposito, consegnando le dimissioni a circa 12 ore dalla formazione del suo governo. Il titolare dell’Eliseo ha però chiesto al primo ministro di intavolare 48 ore di trattative con i partiti per cercare di ridare stabilità al Paese. Nella brevissima conferenza di questa mattina, il premier ha dichiarato di avere “buone notizie“.
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Francia, Lecornu: “Vogliamo avere un bilancio prima del 31 dicembre”
“C’è una volontà di avere per la Francia un bilancio prima del 31 dicembre di quest’anno“, ha sostenuto Lecornu, chiarendo che questa nuova evoluzione andrebbe ad allontanare le prospettive di scioglimento dell’Assemblea. “Oggi è in gioco l’immagine della Francia“, ha spiegato, annunciando che questa sera avrà un colloquio all’Eliseo per presentare ad Emmanuel Macron le soluzioni che sono presenti sul tavolo.
Il pericolo maggiore è che questa crisi di governo possa costringere la Francia ad arrivare al 2026 senza una manovra finanziaria conclusa. Già nella serata di ieri, il presidente della Francia non avrebbe menzionato l’ipotesi dello scioglimento dell’Assemblea Nazione nel corso del suo incontro con le forze politiche. Il colloquio si è invece focalizzato su possibili “soluzioni e vie d’uscita“, con l’obiettivo di scongiurare una nuova crisi politica nel Paese e che possa tutelare i cittadini francesi.
Inoltre, Lecornu ha sostenuto che tutte le forze politiche si sono trovate d’accordo sulla necessità di mantenere il deficit pubblico del Paese al di sotto del 5%, magari al 4,7%. In molti hanno però notato come il primo ministro dimissionario non abbia affrontato in alcun modo l’argomento della riforma delle pensioni, ovvero il tema che maggiormente interessa i cittadini francesi. Sebastien Lecornu ha però specificato che nel corso della giornata di oggi seguiranno ulteriori punti stampa, in cui verranno svelati nuovi argomenti di discussione. Per quanto riguarda la polemica riguardante i ministri del governo Lecornu che sono rimasti in carica solo per alcune ore, il premier ha chiarito che a questi non spetterà alcun tipo di indennità.
Al momento, Lecornu ha incontrato i rappresentanti di Les Republicains, MoDem, Place Publique, Renaissance, Udi, Liot e Horizons. Nella mattinata di oggi, poi, incontrerà i partiti della sinistra italiana. Intanto, La France Insoumise, Mathilde Panot, ha già avvertito che il suo partito è pronto a sfiduciare “qualsiasi governo che continuerà la politica macroniana“. Inoltre, la responsabile ha dichiarato di non credere nella possibilità della nomina di un premier di sinistra, in quanto l’incontro odierno con Lecornu porterà solamente “briciole” al partito.
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