Il primo ministro francese Michel Barnier ha dato inizio ai lavori del nuovo governo e il focus dei prossimi mesi sarà sull’economia al collasso del Paese. La situazione “preoccupante” in cui versano i conti pubblici della Francia necessita di una stretta senza precedenti che potrebbe traumatizzare la popolazione. “La nostra vera responsabilità è alleggerire questo fardello” ha dichiarato il premier francese, sostenendo che il “debito colossale” che affligge il Paese non è una “spada di Damocle che pesa su questo governo ma sulla Francia“.
Michel Barnier si è quindi posto l’impegno di riportare il deficit al 5% in tempi brevi ed entro il 3% nel 2029. Davanti ai dubbi di chi non crede che questo obiettivo sia possibile, il premier ha chiarito che sarà possibile raggiungere questi obiettivi attraverso tagli alla spesa pubblica ma anche attraverso una “stretta fiscale” che riguarderà i cittadini “più ricchi“. Barnier ha definito questa mossa “uno sforzo limitato nel tempo che deve essere condiviso, nella richiesta di giustizia fiscale“.
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Barnier: “Servono compromessi per le grandi riforme“
Il primo ministro ha quindi chiarito che sarà necessario uno sforzo condiviso da parte di tutti, affinché il Paese possa risorgere dai problemi finanziari che lo affliggono. Un obiettivo cruciale, che deve essere perseguito per evitare che la Francia subisca in futuro conseguenze ancora più gravi di quelle che starebbe vivendo ora. Serve “una cultura del compromesso” ha spiegato il premier, sottolineando che questa “sarà un principio del nostro governo“.
Barnier ha quindi parlato di un contributo da parte dei “francesi più fortunati” e alle “grandi aziende che realizzano prodotti significativi senza mettere in discussione la nostra competitività“. Un impegno che sarà necessario anche a “preservare l’equilibrio sostenibile dei nostri sistemi pensionistici“.
Barnier: “Nessun passo indietro sui matrimoni gay“
Il primo ministro francese ha poi chiarito quali saranno i temi maggiormente toccati dal suo governo. Oltre alle pensioni e alle questioni economiche, Barnier vuole dedicare una forte attenzione alla questione della salute mentale, che al momento è uno dei problemi principali del Paese. “Questo problema colpisce un francese su cinque. L’impatto sulle famiglie è immenso” ha infatti spiegato il premier, sottolineando come la ricerca stia facendo grandi passi in avanti ma come al contempo ci sia bisogno di agire in termini di sostegno ai pazienti e ai dipendenti del settore sanitario.
Barnier ha poi voluto rassicurare i cittadini francese, sostenendo che non vi saranno modifiche di alcun tipo sui matrimoni tra persone dello stesso sesso o sull’aborto. “Non ci sarà alcuna rimessa in discussione di libertà” ha dichiarato il primo ministro, sottolineando che questa decisione si applica anche all’interruzione volontaria di gravidanza.
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