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Flotilla, Greta Thunberg è stata espulsa da Israele: i pm in Italia valutano esposti degli attivisti

Nel nostro Paese, i parlamentari che hanno preso parte alla missione continuano a raccontare quanto accaduto a seguito dell'abbordaggio delle navi. Benedetta Scuderi parla di un vero e proprio "rapimento in acque internazionali", seguito poi ad un trasporto forzato verso Ashdod e a una detenzione illegale

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La prigionia di Greta Thunberg, l’attivista svedese che si trovava a bordo della Global Sumud Flotilla, si è conclusa oggi. Ad annunciarlo è lo stesso Stato ebraico, attraverso un Tweet pubblicato da Gideon Saar, il ministro degli Esteri israeliano. “Altri 171 provocatori della Flotilla, tra cui Greta Thunberg, sono stati espulsi oggi da Israele verso Grecia e Slovacchia“, si legge nel post pubblicato sui social e accopagnato dalla foto della 22enne insieme ad altre due donne all’interno dell’all’aeroporto internazionale Ben Gurion vicino a Tel Aviv. Tutte e tre indossano le tipiche tute grigie date ai detenuti delle prigioni israeliane.

Tra gli espulsi figurano cittadini di diverse nazionalità, tra cui anche alcuni italiani. Nel pomeriggio di oggi, l’aereo con a bordo gli attivisti è atterrato nello scalo internazionale di Israele, come riporta Ert News. Intanto, Israele ha fato sapere che nelle prigioni del Paese sono presenti 138 attivisti della Global Sumud Flotilla.

In Italia intanto sono stati depositati all’attenzione della Procura di Roma gli esposti presentati nei giorni scorsi dagli attivisti e parlamentari italiani che erano a bordo delle imbarcazioni della Flotilla e che poi sono stati fermati dalle autorità israeliane. Gli incartamenti sono ora oggetto di valutazione e analisi degli inquirenti, che potrebbero anche decidere di ascoltare in Procura i partecipanti alla spedizione per avere una testimonianza diretta di quanto avvenuto. Si ipotizza, anche se non vi è nulla di certo, anche il reato di sequestro di persona.

Flotilla, le dichiarazioni dei parlamentari che hanno preso parte alla spedizione

Sempre nel nostro Paese, i parlamentari che hanno preso parte alla missione continuano a raccontare quanto accaduto a seguito dell’abbordaggio delle navi. Benedetta Scuderi parla di un vero e proprio “rapimento in acque internazionali“, seguito poi ad un trasporto forzato verso Ashdod e a una detenzione illegale. “La nostra unica colpa è stata quella di portare aiuti umanitari a una popolazione e di fare ciò che queste istituzioni e molti altri governi non stanno  facendo“, ha tuonato, aggiungendo che quanto da loro vissuto sarebbe solo “un assaggio di quanto i palestinesi vivono ogni giorno“.

Il deputato del Pd, Arturo Scotto, ha sostenuto che alcuni sorvoli sulla spedizione sarebbero partiti dalla base di Sigonella, in Sicilia. “Si trattava di droni spia che non hanno fatto nulla ed erano israeliani e americani“, per poi aggiungere che ci sarebbero “delle cose che prima o poi devono uscire, su cui chiediamo sia fatta luce“.

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