Ben dodici persone sono state fustigate in pubblico allo stadio per i reati di furto e adulterio
Immagini associate al Medioevo, che tornano invece a popolare i giorni nostri. Sono quelle che provengono dall’Afghanistan, dove i Talebani hanno riportato in auge le punizioni in pubblico, fustigando ben dodici persone allo stadio. Proprio in una di quelle strutture che, un po’ più a ovest, sono al momento il centro del mondo, i luoghi dove si stanno giocando i Mondiali, chiamati a dare una fotografia progressista e positiva del Medio Oriente. Basta allontanarsi un po’, però, e la realtà è ben diversa. Non ci sono palloni che rotolano e stelle mondiali negli stadi afghani, ma ci sono povere persone che vengono flagellate in pubblico. È accaduto a Pul Alam, una città che si trova a sud di Kabul, dove dodici persone, tra cui 3 donne, sono state frustrate nello stadio locale come condanna per i reati di furto e adulterio. Il tutto davanti a centinaia di spettatori, invitati direttamente dall’ufficio del governatore della provincia. Uno spettacolo a dir poco macabro e anacronistico, eppure tremendamente attuale.
Il dramma in Afghanistan
Quello dello stadio di Pul Alam è solo il caso più eclatante di una repressione sempre più cruenta applicata dal regime dei Talebani. Stando alle fonti, i condannati hanno ricevuto tra le 21 e le 39 frustate, e punizioni di questo tipo di sono verificate anche in tutta la provincia di Takhar, dove ben 19 persone hanno provato la dolorosa pena della frusta. La strada tracciata dall’Afghanistan è quella della “Sharia”, il percorso che porta alla legge di Dio, che tra le sue pratiche comporta anche la punizione corporale. Una via invocata dal leader dei Talebani, Haibatullah Akhunzdzada, che qualche giorno fa l’ha indicata come unica soluzione per i problemi del paese.
Così l’Afghanistan è ripiombato nel Medioevo, tra le punizioni corporali, il mancato rispetto di fondamentali diritti umani e privazioni sempre più evidenti. Le donne non possono più lavorare, se non in ambiti ristrettissimi, e sono praticamente escluse dalla vita pubblica. La povertà è dilagante: un’inchiesta della BBC ha messo in luce il diffondersi raccapricciante della pratica della vendita di organi, uno dei pochi modi per raccimolare qualche soldo. In tutto ciò la fame, l’inverno e la crisi bussano alle porte, rischiando di far precipitare ancora di più una situazione già ampiamente disperata.