Donald Trump accusato da Mike Pence, ex vicepresidente della Casa Bianca riguardo le carte segrete: “Le accuse sono molto serie”
Mike Pence ammette di non poter difendere Donald Trump per l’affaire Mar-a-Lago. L’ex vicepresidente, che nei giorni scorsi aveva difeso Trump, ora afferma che si tratta di accuse “molto serie” e si riserva una valutazione più completa fino a quando l’ex presidente non avrà presentato la sua difesa in tribunale.
Le accuse rivolte a Donald Trump riguardano la detenzione dolosa di documenti relativi alla difesa nazionale, la cospirazione, l’ostruzione della giustizia, la falsa testimonianza, la cattiva gestione di alcuni documenti ufficiali e, infine, la disubbidienza agli ordini nei confronti di una Corte di giustizia.
Donald Trump, Pence: “Accuse molto serie”
“Ho letto l’incriminazione e le accuse sono molto serie. Ma il presidente ha il diritto di portare la sua difesa e mi voglio riservare una valutazione fino a quando non avrà l’occasione di rispondere”, ha affermato l’ex vicepresidente della Casa Bianca. Pence ha parlato della gravità nel caso di una fuga di informazioni sul programma nucleare americano e su quello di difesa. Tale eventualità, “potrebbe compromettere la sicurezza nazionale e quella delle forze armate” – ha aggiunto.
Mike Pence, proprio come Trump, ha recentemente annunciato la propria candidatura alle primarie presidenziali del Partito repubblicano. Attualmente, in testa ai sondaggi di gradimento dell’elettorato conservatore, c’è proprio l’ex presidente. Nei giorni scorsi aveva affermato che incriminare l’ex presidente sarebbe stato un errore. Dopo la divulgazione degli atti d’accusa, però, l’ex vicepresidente sembra essersi almeno in parte ricreduto.
Donald Trump, ancora guai giudiziari
Per Donald Trump, la nuova bastonata dell’affaire Mar-a-Lago giunge un mese dopo la condanna al risarcimento dei danni per aggressione sessuale e diffamazione nei confronti della scrittrice E. Jean Carroll, che ha vinto la causa civile da 5 milioni di dollari. La donna, inoltre, potrà presentare una nuova causa contro l’ex presidente per le parole offensive usate nei suoi confronti dopo la sentenza. Gli avvocati di E. Jean Carroll hanno infatti presentato una nuova richiesta di 10 milioni di danni per diffamazione.