I giudici hanno deciso le sorti di Puff Diddy, il rapper americano accusato di traffico sessuale, associazione a delinquere e trasporto a fini di prostituzione è risultato non colpevole se non per l’ultimo capo di accusa. Quindi i suoi avvocati hanno chiesto il rilascio attraverso il pagamento di una cauzione e per fare ciò hanno scritto una lettera motivazionale. In serata, però, è arrivata la decisione della giuria: Diddy resta in carcere.
Dopo il caso Epstein, quello in cui è coinvolto Diddy sembrava uno degli scandali sessuali più importanti al mondo ed invece adesso il rapper è stato dichiarato innocente su due capi d’accusa su tre. Una sentenza che nessuno si sarebbe mai aspettato, in primis lui che si è inginocchiato a terra ed ha urlato “Mamma ti amo“.
Puff Diddy rischia 20 anni
Marc Agnifilo, legale di Puff Diddy, aveva chiesto che venisse rilasciato dopo aver scontato già un anno di carcere e che potesse tornare nella sua casa di Miami, dietro il pagamento di una cauzione di un milione di dollari. Ma il procuratore Maurene Comey che invece riteneva che l’imputato, risultato colpevole per traffico di prostituzione, debba scontare 20 anni di carcere.
Puff continuerà a essere detenuto nella prigione federale di Brooklyn, dove si trova dallo scorso settembre. La prossima sentenza è stata fissata in via provvisoria per il 3 ottobre, dove verrà decisa la pena che dovrà scontare: rischia fino a 20 anni di carcere.
Nel frattempo, però, il rapper ha esultato per essere risultato innocente su alcuni capi di accusa che gli avrebbero fatto rischiare l’ergastolo: mai si sarebbe aspettato questa decisione da parte della giuria del tribunale di New York. Diddy si è inginocchiato a terra: “Mamma ti amo“, ha urlato rivolto a sua madre che era lì presente; poi ha fatto lo stesso con sua sorella. E, poco prima di uscire, ha detto: “Tornerò presto a casa”.
