Secondo la portavoce del ministero degli esteri russo Zakharova: «Tutti questi crimini di guerra saranno scrupolosamente verificati e i responsabili puniti». I soldati ucraini simbolo della resistenza di Mariupol rischiano di finire in tribunale con il rischio della pena di morte
Preoccupazione per i militari ucraini che hanno difeso fino all’ultimo Mariupol nell’acciaieria Azovstal, ora in Russia, che rischiano di essere condannati per crimini di guerra, fino all’ipotesi peggiore della pena di morte.
Sono oltre mille tra i soldati e i mercenari stranieri che rischiano le azioni di Mosca. Lo scorso 20 maggio hanno smesso di opporre resistenza, e, quasi 2.500 combattenti ucraini si sono consegnati al nemico dopo quasi tre mesi di bombardamenti nella città di Mariupol, ora una città fantasma, rasa al suolo dalle forze russe. Oltre mille, sono stati trasferiti in Russia per ‘indagini’, così ha riferito una fonte di sicurezza del Cremlino. Bisogna capire se tra loro sono presenti i membri del battaglione Avoz, considerati per Mosca nemico numero uno e simbolo di quell’Ucraina che la Russia vuole ‘denazificare’.
Cosa sta succedendo in Russia
I prigionieri ucraini sono stati trasferiti in Russia proprio per essere sottoposti a un interrogatorio e, in seguito, Mosca dovrà stabilire le conseguenze. Non sappiamo ancora se la Russia sceglierà di fare uno scambio con i prigionieri in mano a Kiev, oppure se opterà per condannarli per crimini di guerra, al momento, i prigionieri rischiano anche la pena capitale. Al momento, circa un centinaio compresi i mercenari stranieri, si trovano a Mosca altri dovranno arrivare prossimamente nella capitale russa.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che le forze ucraine continuano a bombardare gli insediamenti del Donbass controllati dai filo-russi. Secondo la sua versione, gli ucraini colpiscono anche le abitazioni e inoltre, utilizzano i civili come scudi umani. Poi, durante un briefing con la stampa, la portavoce Zakharova precisa: «Tutti questi crimini di guerra saranno scrupolosamente indagati e i responsabili puniti». Più volte, sono stati proprio i soldati barricati nell’acciaieria Azovstal ad essere accusati da Mosca di impedire l’evacuazione dei civili. Ad oggi, la sorte più ottimista per i prigionieri sotto il controllo di Mosca è quella dello scambio. Mosca potrebbe, infatti, decidere in accordo con Kiev di consegnare i soldati ucraini in cambio di soldati russi prigionieri in Ucraina. Questa è la speranza dei difensori di Mariupol e anche dei cittadini ucraini che hanno seguito con orgoglio la loro resistenza, simbolo della forza Ucraina nell’opporsi all’invasione russa. I separatisti d’altro canto vorrebbero portarli davanti a tribunali speciali. In quel caso la loro sorte sarebbe appesa un filo.