Crisi Francia, Macron ritenta: Lecornu nominato di nuovo primo ministro

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Il timer è scaduto. Il presidente francese Emmanuel Macron si era dato 48 ore di tempo per trovare la quadra ed uscire dalla crisi dopo che il premier Sebastian Lecornu ha dato le dimissioni. L’entourage dell’inquilino dell’Eliseo aveva difatti evocato il termine delle 22 di questa sera come orario entro cui avrebbe annunciato il nuovo primo ministro della Francia.

Intanto il Paese è rimasto in attesa di conoscere il proprio destino da quella serata dello scorso 8 ottobre, quando intorno alle 21.50, l’Eliseo aveva diramato un comunicato in cui annunciava che il presidente si sarebbe espresso entro, per l’appunto 48 ore. Ed è rimasto nei tempi, il signor Macron, proprio allo scoccare delle 22 si è espresso comunicando il nome del nuovo premier.

Forse, nuovo, è una parola non adatta. Perché il capo di Stato francofono punta nuovamente su Lecornu affidandogli il ruolo di primo ministro con il compito di formare la nuova squadra di governo. Una decisione che arriva quindi giusto in tempo per evitare il peggio della crisi.

La speranza quindi non si era ancora spenta. Soprattutto dopo che Macron aveva espresso chiara positività dopo la riunione con i leader dei partiti politici tenutasi presso l’Eliseo e che, a detta sua, aveva “confermato che esiste un cammino possibile per trovare dei compromessi ed evitare la dissoluzione” del parlamento. Una nota positiva che riecheggiava da fonti vicine al presidente citate da alcuni giornalisti d’Oltralpe. Un incontro dal quale però erano stati esclusi La France Insoumise e il Rassemblement National. La decisione, in base a quanto spiegato dall’entourage dello stesso Macron, sarebbe stata presa perché “entrambi hanno chiesto lo scioglimento” dell’Assemblea nazionale.

Un punto su cui, invece, Macron puntava tutto, perché l’obiettivo era chiaro: bisognava “fare di tutto” per evitare lo scioglimento dell’Assemblea. Una riunione che comunque la leader di Rn, Marine Le Pen, ha definito “un incontro di commercianti di tappeti con l’unico obiettivo di cercare di evitare le elezioni, che sono la via prevista dalla Costituzione in caso di blocco“, del parlamento. Le Pen ha parlato proprio di uno spettacolo “deplorevole” arrivando addirittura a mettere “in dubbio” la funzione presidenziale. Ma al termine della riunione, le bocche erano rimaste cucite all’infuori della leader di “Les Ecologistes”, i Verdi francesi, Marine Tondelier che si è detta “sbalordita” da quanto ascoltato.

Insomma, proprio quando tutto sembrava ormai slittato, il presidente francese ha calato il suo, forse ultimo, asso nella manica annunciando il nuovo incarico a Lecornu. “Accetto per dovere – la missione che mi è stata affidata dal Presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per garantire alla Francia un bilancio entro la fine dell’anno e rispondere ai problemi della vita quotidiana dei nostri compatrioti“, le sue parole a stretto giro.

In sostanza, Lecornu ha assicurato che la nuova squadra di governo “dovrà incarnare il rinnovamento e la diversità delle competenze“. Intanto, l’entourage dell’inquilino dell’Eliseo fa sapere anche che Macron potrebbe rivolgersi “al popolo francese dopo la nomina del nuovo governo“, nonostante una sua dichiarazione non sia “prevista in questa fase“.

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