La tregua tra Hamas e Israele è finita e sale l’imbarazzo alla Casa Bianca di Biden. La difesa strategica promossa dal presidente americano comincia a sfaldarsi come “il diritto di Israele di difendersi e di raggiungere i suoi obiettivi“.
Biden: spada tratta al sostegno di Israele
L’amministrazione dei Biden sta verificando di inviare all’esercito di Netanyahu altre bombe di precisione per un totale di 320 milioni di dollari mentre i sondaggi mostrano come il Capo Usa abbia sottovalutato la reazione degli americani al suo sostegno per i bombardamenti contro i civili. Dare spiegazioni sembra essere sempre più difficile e d’altra parte Israele sembra dare scontato il sostegno americano. Netanyahu dopo il colloquio con il segretario Usa Blinken è ancora più determinato: “Abbiamo giurato. Io stesso ho giurato di eliminare Hamas e niente ci fermerà” afferma.
Biden e lo scandalo del New York Times
Gli altarini si svelano con lo scoop del New York Times. I dirigenti israeliani avevano ottenuto il piano di battaglia di Hamas per il 7 ottobre 2022, più di un anno fa quindi dello scoppio del conflitto. Gli stessi lo avevano etichettato come “ambizioso” e troppo difficile da realizzare. Si tratta di un documento di oltre 40 pagine che l’esercito di Netanyahu definiscono come ‘Muro di Gerico’, delineando il calibro dell’invasione che ha portato alla morte di oltre 1.200 israeliani.
A questo si aggiunge anche l’analisi che finì sotto gli occhi dello stesso presidente Netanyahu per l’ingenza del conflitto. Dei documenti che rompono la fiducia della comunità internazionale e che minano all’aiuto bellico nel conflitto. Nel contempo il capitale politico della Casa Bianca in Medio Oriente si sta assottigliando come quello di Biden negli stessi Usa. Il danno d’immagine è tratto e lo sforzo di sostenere Israele in guerra si sta rivelando sempre più difficile.
