I media hanno pochi dubbi: le elezioni di metà mandato saranno un disastro
Con l’inflazione e il prezzo del carburante alle stelle, l’ora più buia di Biden sembra approssimarsi: in calo nei sondaggi e abbandonato dal Washington Post per la sua imminente visita in Arabia Saudita al fine di cercare di ottenere un aiuto per riportare il prezzo del petrolio a livelli accessibili, viene dato per spacciato nelle Midterm Elections, le elezioni di metà mandato per il rinnovo del Congresso, anche dai media, agli occhi dei quali il suo imminente disastro appare “clear, scarier and more real” (“chiaro, sempre più spaventoso e più concreto”).
Il presidente si trova di fronte a un livello di perplessità allarmante, che arriva tanto dai Repubblicani, quanto dall’interno del suo stesso partito.
Il 64% degli elettori democratici vorrebbe un nuovo candidato: il sondaggio
Secondo l’ultimo sondaggio del New York Times/Siena College, il 64% degli elettori democratici vorrebbe vedere un nuovo candidato alle presidenziali del 2024; il 13% degli intervistati si dichiara soddisfatto dell’andamento delle cose, mentre, percentuale che non si registrava da prima che Obama entrasse alla Casa Bianca, l’80% pensa che Biden abbia preso una “rotta sbagliata.
In linea generale, il gradimento del leader americano, che a 79 anni ha stabilito il record quale presidente più anziano della storia degli Stati Uniti, è sceso al 33%, mentre, con i democratici arrabbiati e frustrati, sono sempre più gli americani che cercano un’alternativa a Biden prima che la trovino gli elettori nel 2024.
Quello che gli analisti si attendono nelle prossime settimane sarà uno scontro tra moderati e progressisti, che proveranno a far prendere al Presidente una decisione che dia una scossa all’elettorato.
L’accusa del Washington Post: il giornale coinvolto personalmente dalla decisione di Biden
Il Washington Post non accoglie di buon gradimento la decisione di Biden di visitare la terra del principe ereditario Mohamemd bin Salman, indicato dal Pentagono come il mandante dell’omicidio di Jamal Khashoggi, editorialista del giornale e dissidente nel 2018, e critica l’iniziativa con un intervento molto duro: “Il presidente dovrebbe sapere che l’incontro con bin Salam darà al leader saudita esattamente ciò che tre anni di campagne di pubbliche relazioni saudite, spese di lobbying e persino una nuova lega di golf non hanno ottenuto: un ritorno alla rispettabilità”.
Biden è accusato di avviare una assoluzione inaspettata nei confronti di uno dei personaggi più controversi del mondo arabo e che lui stesso aveva definito un “paria”. Il viaggio rischierebbe, per il giornale, di minare l’autorità morale degli Stati Uniti.
Un Biden stanco e i Democratici sempre più lontani
Dalla gaffe della “Medal of Freedom” allacciata con la medaglia sulla schiena del veterano del Vietnam al «ripeti la frase» pronunciato ad alta voce durante un discorso senza rendersi conto del fatto che questa fosse un’indicazione non da leggere ma da eseguire del suo staff, Biden negli ultimi tempi è apparso stanco e impacciato, meno pronto a rispondere a braccio.
Intanto, alcuni importanti Democratici hanno iniziato a prendere le distanze. L’ultima è stata Abigail Spanberger, delegata della Virginia, che ha lanciato l’allarme sul rischio di spostarsi troppo a sinistra alla vigilia delle elezioni; in un recente intervento pubblico, la rappresentante del Congresso ha evitato di dare sostegno al Presidente. Un altro degli amici più stretti di Biden, il delegato dell’Ohio Tim Ryan, non si è presentato a un intervento tenuto da Biden a Cleveland.