Biden ha un cancro aggressivo alla prostata, Trump: “Gli auguro una pronta guarigione”

La diagnosi sarebbe giunta a seguito di un controllo effettuato lo scorso venerdì dall'ex presidente. Il tipo di cancro sarebbe piuttosto aggressivo e Biden avrebbe già delle metastasi alla ossa. Il coro di vicinanza e sostegno dalla politica americana è giunto fortissimo alla famiglia del leader democratico, che si appresta a combattere una delle sue battaglie più difficili

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Joe Biden dovrà affrontare una lunga e dolorosa guerra contro il cancro. Lo ha annunciato ieri il suo ufficio che, in una nota, ha confermato come le analisi svolte lo scorso venerdì per permettere l’analisi di un nodulo alla prostata, abbiano rivelato la terribile diagnosi.

L’ex presidente degli Stati Uniti, in corsa contro Donald Trump fino allo scorso luglio, sarebbe affetto da un cancro di tipo “Gleason 9“, che può diffondersi rapidamente. Secondo quanto rilasciato, infatti, la malattia del democratico si sarebbe già diffusa alle ossa. La speranza, ad oggi, è che la malattia risponda adeguatamente alle terapie che il team medico dell’ex presidente sta valutando, al fine di garantire a Biden una pronta ed efficace guarigione.

Il leader 82enne, ancora nell’occhio del ciclone a causa delle sue presunte incapacità fisiche e mentale nell’ultimo periodo del suo mandato, ha colpito l’opinione pubblica decidendo di rivelare pubblicamente la sua diagnosi.

Kamala Harris: “Biden affronterà la malattia con resilienza e ottimismo”

In fin dei conti, come ricordato anche da colleghi e amici, la famiglia Biden è stata a lungo pioniera nella battaglia contro il cancro, con donazioni finalizzate alla ricerca e una costante sensibilizzazione sull’importanza dei controlli per una diagnosi precoce.

Nessuno ha fatto più di Joe per trovare trattamenti innovativi per il cancro in tutte le sue forme, e sono certo che combatterà questa sfida con la sua caratteristica determinazione e grazia“, ha infatti scritto su X, Barack Obama, suo predecessore e presidente che lo scelse come vice.

Un messaggio chiaro e non fraintendibile, che ha seguito di poche ore quello diffuso dagli account ufficiali dell’attuale presidente degli Stati Uniti. “Melania ed io siamo rattristati nell’apprendere della recente diagnosi medica di Joe Biden“, ha dichiarato Donald Trump su Truth, per poi augurare la guarigione al suo avversario e la forza di affrontare questo duro momento alla sua intera famiglia.

Al coro di vicinanza e sostegno si sono aggiunte anche Hillary Clinton, volto dei democratici Usa ed ex candidata alla presidenza, e Kamala Harris, numero 2 di Biden nel corso del suo mandato da titolare della Casa Bianca.

La prima ha voluto ricordare l’impegno della famiglia Biden nella lotta al cancro, per poi augurare a Biden “una pronta guarigione“, mentre la seconda ha condiviso un messaggio carico di affetto: “Joe è un combattente e so che affronterà questa sfida con la stessa forza, resilienza e ottimismo che hanno sempre caratterizzato la sua vita e la sua leadership“.

La malattia di Joe Biden e il timore per le sue condizioni fisiche e mentali

La diagnosi è giunta in un momento piuttosto delicato della vita del Tycoon. Proprio in questi giorni si è infatti riaccesa la polemica riguardante le sue condizioni di salute verso la fine del suo mandato. I vuoti di memoria, le difficoltà a parlare e tenere testa al suo avversario in campagna elettorale, così come i suoi continui inciampi e le sue cadute, avrebbero preoccupato enormemente i suoi colleghi così come l’opinione pubblica.

Il suo ritiro, giunto dopo il catastrofico faccia a faccia con Trump lo scorso giugno e per alcuni piuttosto tardivo, avrebbe messo a tacere le discussioni. Almeno fino ad ora. Negli scorsi giorni, infatti, sono stati pubblicati un libro e un audio che confermerebbero la tragicità delle condizioni del democratico quando era ancora alla guida del Paese.

Secondo l’inchiesta condotta dall’anchor della Cnn Jake Tapper e dal giornalista di Axios Alex Thompson, sembrerebbe che nella seconda parte della presidenza Biden avesse diverse difficoltà fisiche e mentali. Alcuni collaboratori avrebbero addirittura ipotizzato la possibilità di porre Biden su una sedia a rotelle nel caso di un secondo mandato.

La notizia della diagnosi, quindi, starebbe terrorizzando parenti e amici di Biden ma allo stesso tempo sembrerebbe confermare i timori di coloro che vedevano nell’82enne una figura fin troppo fragile per guidare gli Stati Uniti.

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